Ex caserma

Losone e l’Accademia Dimitri come i «Promessi sposi»

Scuola e Comune uniti per creare un polo culturale dedicato a teatro e audiovisivo che piace anche al Governo – Concesso l’uso temporaneo di alcuni spazi ma la pianificazione è bloccata da un ricorso e ora c’è anche un’istanza agli Enti locali
Come durante l’emergenza sanitaria, fra agosto e settembre l’ex caserma tornerà ad ospitare temporaneamente le reclute sanitarie dell’esercito. ©CdT/Archivio
Barbara Gianetti Lorenzetti
Barbara Gianetti Lorenzetti
03.07.2020 17:28

È un po’ come la storia de «I promessi sposi» quella fra il Comune di Losone e l’Accademia Dimitri di Verscio. Vorrebbero convolare a nozze, potrebbero completarsi a vicenda, creando un centro culturale di valenza regionale (e non solo). Invece, almeno per ora, devono accontentarsi delle prove tecniche del matrimonio. Un’unione che, in concreto, significherebbe l’insediamento di attività della scuola nel comparto dell’ex caserma losonese. A mettere i bastoni fra le ruote al progetto quelli che, in un comunicato congiunto diffuso ieri, i due «fidanzati» definiscono «questioni di interesse privato». Se, fino ad ora, le trattative erano state portate avanti senza clamore, a spingere Comune e Accademia a prendere posizione è stata un’istanza d’intervento appena inviata dalla Lega dei ticinesi di Losone alla Sezione degli enti locali. Un documento nel quale, fra l’altro, si segnala l’attuale presenza – definita illegale – di attività della scuola nell’ex piazza d’armi. Non solo. A monte della vicenda vi è anche un ricorso che sta bloccando la variante di Piano regolatore adottata dal Legislativo (a fine 2019 con un solo voto contrario) per cambiare la destinazione dell’ex caserma.

La recente accelerazione

È in questo contesto che il Municipio di Losone sta lavorando per lo sviluppo dell’importante comparto, il quale – sottolinea l’Esecutivo – «negli ultimi tempi ha subito un’accelerazione», dopo i «numerosi sforzi del Comune per trovare una soluzione che potesse rientrare negli obiettivi per i quali» la proprietà era stata acquisita.

Si amplia la formazione

Un approfondimento che ha portato ai contatti con l’Accademia, affiliata alla Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (Supsi) dal 2006 e che da allora ha sviluppato la sua struttura e allargato l’offerta didattica. «Attualmente – si legge ancora nella nota – il piano di sviluppo del prossimo quadriennio prevede di ampliare ulteriormente la proposta formativa con un nuovo master, di ristrutturare le prestazioni di servizio per il territorio e di implementare le proposte di formazione continua. Questo potenziale di crescita sta evidenziando i limiti logistici delle attuali strutture a disposizione dell’Accademia, tanto che la necessità di trovare nuovi spazi è ormai imprescindibile e impellente». Da qui i contatti con il Comune di Losone, con cui si è deciso di collaborare alla creazione del Polo culturale e artistico dedicato al teatro e all’audiovisivo, idea giudicata «non solo la più adeguata, ma anche la più ricca di potenzialità». E questo anche grazie alla sua ubicazione – l’ex caserma, appunto – sede che i vertici della scuola ritengono «luogo ideale per i loro progetti di crescita». Un programma di massima in tal senso è già stato sviluppato, accolto positivamente anche dal Consiglio di Stato, il quale, chiarisce il comunicato, «nel suo messaggio sulla ‘Politica universitaria cantonale 2021-2024’ ha sottolineato le favorevoli prospettive del trasferimento. Il progetto – aggiunge la nota – è ancora allo stadio embrionale, ma la Supsi nel suo piano strategico e finanziario del prossimo quadriennio ha già contemplato la possibilità di creare a Losone un vero e proprio nuovo campus accademico per le attività della scuola».

Il virus peggiora le cose

Nel frattempo a Verscio le criticità logistiche sono state esasperate dalla crisi sanitaria, per cui il Municipio losonese ha concesso provvisoriamente all’Accademia l’uso di alcuni spazi all’ex caserma (da qui l’istanza d’intervento di cui si parlava all’inizio), «mentre si stanno concludendo le discussioni per la definizione di un temporaneo accordo di tre mesi con le disposizione di utilizzo e il canone di locazione». Tale occupazione provvisoria ha «richiesto alcuni lavori di manutenzione e riparazione di piccola portata, che rientrano nelle competenze delegate al Municipio». Interventi di poco conto in attesa che si sblocchi il nodo pianificatorio. «L’attuale situazione di stallo – conclude la nota – non soddisfa di sicuro gli auspici della popolazione losonese che, il Municipio ne è convinto, sarebbe invece felice di poter apprezzare sul suo territorio una scuola universitaria riconosciuta mondialmente, il cui sviluppo è in questo momento messo in pericolo da questioni di interesse privato».

Gli altri ospiti

Per mantenere viva l’ex caserma il Municipio di Losone ne ha già autorizzato diverse occupazioni temporanee. Si pensi solo al BaseCamp del Locarno Film Festival (che tornerà nel 2021) o al Conservatorio internazionale di scienze audiovisive (Cisa). Durante l’emergenza sanitaria si erano ospitate le reclute sanitarie dell’esercito, che torneranno ad agosto, mentre in autunno è prevista una mostra d’arte.