Luci rosse, via Roncobello è stanca

È ancora polemica a Pregassona su prostituzione e droga
Red. Lugano
14.10.2014 04:20

LUGANO - Non accennano a diminuire le polemiche in merito alla presunta presenza di attività a luci rosse in un condominio di via Roncobello 12 a Pregassona, in cui si trovano dei monolocali con affitti sussidiati dallo Stato. Dopo un paio di mesi di tregua, nei giorni scorsi uno studio legale luganese, in rappresentanza di alcuni proprietari immobiliari del quartiere, è tornato alla carica inviando due missive all'Ufficio del sostegno sociale e dell'inserimento del Dipartimento sanità e socialità (DSS), per segnalare il crescente disagio che si riscontra in tutta la zona residenziale e la necessità di trovare al più presto una soluzione.

"La presenza nello stesso stabile di monolocali locati a prostitute e altri occupati dai vostri assistiti - si legge in una delle due lettere inviate a Bellinzona - crea una situazione esplosiva e difficilmente controllabile". In proposito si rileva che all'esercizio e allo sfruttamento della prostituzione nello stabile in questione, oggi si è aggiunto il problema del consumo e dello spaccio di stupefacenti. Immediata la replica. "Non mi risulta che i beneficiari di prestazione di assistenza che sono domiciliati in via Roncobello siano coinvolti in fatti del genere, rispettivamente in quelli citati dallo studio legale", dice Renato Scheurer, responsabile dell'Ufficio del sostegno sociale. E per sgombrare il campo da facili conclusioni, ricorda che il servizio non colloca nessuno in nessun appartamento. "Non è questo il nostro compito, noi ci occupiamo solo dei beneficiari. Questi ultimi si cercano da soli il domicilio, e non abbiamo nessuna competenza per pilotare in anticipo la loro scelta".