Luganese: una domenica da leoni

Tra le sfide elettorali più intriganti quelle di Bissone, Rovio, Taverne, Agno, Monteceneri, Bedano e Alto Malcantone
Red. Lugano
05.04.2016 04:56

LUGANO - Sindaci che lasciano, liste civiche che scalpitano, maggioranze in bilico e Lega e UDC che quasi ovunque sperano di conquistare seggi da decenni occupati dai partiti storici. Questo weekend i circa 160.000 abitanti del Luganese saranno chiamati ad eleggere i loro Municipi. Nelle prossime righe tenteremo di indicare i comuni in cui i giochi si faranno più duri. Iniziando da Agno. Quattro anni fa, con il 35,2% dei voti di lista, il PLR aveva staccato di 8 punti la Lega e di quasi 11 il PPD. Ora il divario potrebbe diminuire visto che il sindaco Mauro Frischknecht non si è ripresentato. Il movimento di via Monte Boglia ci crede anche se, rispetto al 2012, ha a sua volta perso un pezzo da novanta come Attilio Bignasca (eletto in Municipio con 540 voti prima di trasferirsi a Lugano). Sfida interessantissima anche ad Alto Malcantone. Quattro anni fa il PLR, trascinato dal sindaco Curzio Sasselli, aveva conquistato il 43,1%. Ma nel frattempo il partito ha perso sia Sasselli (correrà per la lista civica «Insieme») sia il municipale Mario Cremona (non si ripresenterà) e dunque il match si rivela apertissimo (considerando anche la discesa in campo del gruppo Lega-UDC).

Interessanti anche le elezioni ad Arogno, dove la diminuzione del numero di municipali (da 7 a 5) modificherà le regole del gioco. Tiratissima, verosimilmente, anche la sfida a Bedano, dove il PS Dario Fraschina (sindaco di minoranza) cerca la riconferma, mentre il PLR, al 40,8% quattro anni fa, ambisce a riprendersi il sindacato. Equilibrio anche a Bioggio, dove 4 anni fa si dovette andare al ballottaggio per eleggere il sindaco e il PPD Mauro Bernasconi ebbe la meglio sul PLR Daniele Bianchi. Tra le elezioni più attese c'è però senza ombra di dubbio quella di Bissone, letteralmente nell'occhio del ciclone in questa legislatura dopo la condanna dell'ex sindaco Ludwig Grosa (dell'ora sciolto Movimento Nuova Bissone). A contendersi la maggioranza sarà stavolta da una parte la lista Lega-UDC-Indipendenti e dall'altra la «grosse koalition» formata da PPD, PS e PLR.

Probabile fotofinish anche in Capriasca dove ben quattro partiti si aggirano già oggi attorno al 20% (PS-Verdi erano 29,8% nel 2012, il PLR al 26,4%, il PPD al 25.9 e Lega-UDC al 17,8%). Aria di ballottaggio? Possibile.

A Gravesano, storico feudo PLR, il Municipio cambierà quasi completamente visto che 4 uscenti su 5 (tra cui il sindaco Fabio Sacchi) non si ripresenteranno. E in Comune sono tra l'altro scomparsi, perlomeno per la corsa al Municipio, i PPD (che detenevano il 31%). Al loro posto ci sarà invece la Lega.

A Magliaso (4 anni fa era stato ballottaggio) si profila un nuovo testa a testa tra PPD (31,4% nel 2012) e il PLR (31.2%), con la Lega che potrebbe crescere ulteriormente (quattro anni fa era al 15%) e avvicinarsi ai risultati della sinistra (22,1%).

Discorso simile a Maroggia, dove due politici storici, il sindaco Franco Medolago (indipendente) e il vicesindaco Oscar Ferraroni (PPD), non si ricandideranno. I due, nel 2012, si erano tra l'altro scontrati al ballottaggio. Il gruppo indipendente però (21% nel 2012) non c'è più e a contendersi i seggi in Municipio sono rimasti Lega (18,8%), sinistra (31,3%) e PPD (28,6%). Sfida all'ultimo voto anche a Melide dove il PLR (44,06%) tenterà di riprendersi il sindacato oggi detenuto da Angelo Geninazzi (di Nüm par Milì, al 35,9%).

Accesissima è stata poi la campagna a Monteceneri, complice il ricambio generazionale all'interno dell'Esecutivo (il sindaco PLR Emilio Filippini e il suo vice Aurelio Scerpella del PPD non si ripresentano) e la Lega che intende crescere e diventare almeno il secondo partito.

A Muzzano il PLR tenterà di tornare invece al vertice (a vincere con il 30,8% era stato il gruppo Cittadini attivi, trascinato dall'allora sindaco Oliver Korch).

Sfida intrigante anche a Ponte Capriasca, dove il Municipio ha vissuto un periodo turbolento negli scorsi mesi culminato con le dimissioni del sindaco Marco Consonni (PLR) e dei municipali Andreas Graf (indipendente) e Marco De Gasperi (Lega).

Elezioni molto combattute si profilano però anche a Torricella-Taverne. Quattro anni fa PLR e Lega erano staccati dello 0,7% e al ballottaggio la spuntò il leghista Tullio Crivelli.

Discorso analogo a Vezia, dove il PLR (34,7%) ottenne la maggioranza ma il sindacato restò a Bruno Ongaro (del gruppo Alternativa popolare democratica con il 25,4%).

Chiudiamo con l'incognita Rovio. Cinque le liste per il Municipio: PLR, Insieme per Rovio, Alleanza democratica-Lega-UDC-indipendenti, Verdi e Nuova Rovio. Difficile dire chi la spunterà e, soprattutto, difficile dire come gli elettori reagiranno alle difficoltà che l'Esecutivo ha palesato in questi anni, tanto da spingere il Governo ad affiancare al Municipio un coordinatore con il compito di recuperare i ritardi amministrativi e contabili accumulati.

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