Lugano: ecco a voi il nuovo viale Castagnola

LUGANO - Nel dicembre del 2016, quando iniziò l’abbattimento degli alberi di viale Castagnola, a Lugano scoppiò una mezza rivolta popolare e lungo la via spuntarono cartelli e scritte con contenuti piuttosto pesanti. Da «Municipio assassino (del verde pubblico)» a «Michele Bertini ti impiccheremo al primo ramo che toccherai». Ora, a due anni e mezzo di distanza, il viale è pronto. I lavori sono terminati e gli alberi sono stati ripiantati. E visto che il vicesindaco (e capodicastero Spazi urbani) non è stato nel frattempo impiccato abbiamo colto l’occasione per farci spiegare da lui, con una visita sul posto, l’intervento milionario portato avanti dalla città per rivalorizzare il viale. «Non mi hanno impiccato - ci spiega Bertini - ma devo ammettere che la decisione di far abbattere gli alberi è stata difficile. Una delle più difficili da quando sono in Municipio. Sapevo che, nonostante ci fossero perizie indipendenti che confermavano che gli ippocastani erano gravemente malati e a rischio di crollo, intervenire su viale Castagnola avrebbe sollevato molte critiche. Ma bisognava avere il coraggio di fare qualcosa. E sinceramente erano anni che si sapeva che era necessario intervenire». E ora che i lavori sono terminati Bertini è soddisfatto? «Sì, e abbiamo già ricevuto i complimenti di molti abitanti. Ora non resta che attendere che i nuovi alberi, dei bagolari, crescano diventando rigogliosi come gli ippocastani che c’erano prima. Ci vorrà qualche anno». L’intervento principale ha riguardato come detto la posa di nuovi alberi. «Sono in numero lievemente inferiore a quelli di prima - spiega Bertini - ma questo solo perché gli ippocastani, 150 anni fa, erano stati piantati troppo vicini tra di loro per un regolare e corretto sviluppo». E per garantire buone possibilità di sviluppo ed evitare danni alle radici sono state messe a dimora in apposite strutture modulari che consentono di triplicare il normale volume di terra che in queste situazioni hanno a disposizione, normalmente limitato dalla presenza di diverse infrastrutture nel sottosuolo. Poi i giardinieri della Città sono intervenuti nell’aiuola centrale (quella tra le due carreggiate stradali), ora arricchita da una vegetazione variegata. E negli scorsi giorni è stata ultimata la siepe del lato di viale Castagnola che guarda verso il lido. Ma quel che spicca è la pavimentazione rossa permeabile, che di certo diventerà una caratteristica del luogo. «Abbiamo anche posizionato degli inserti in granito e l’intera pavimentazione dona un certo pregio all’intero comparto. Con questa soluzione si valorizza anche il viale d’entrata del lido e della piscina». E proprio all’entrata della piscina un muretto ora protegge il posteggio per i disabili e quello dello scuolabus. E sono anche rispuntati due dei tre storici totem pubblicitari, in stile liberty. Erano stati rimossi all’inizio dei lavori e anche in questo caso molti luganesi avevano protestato. La Città - a parte uno che è andato distrutto - ha deciso di restaurarli e poi posizionarli all’inizio e alla fine del viale.
C’è una fermata da spostare
C’è chi si è complimentato con il Municipio per il lavoro svolto, ma anche chi ha segnalato un problemino. All’entrata del lido non ci sono strisce pedonali («Sono state tolte - ci spiega Bertini - perché non a norma e dunque giudicate pericolose») e dunque oggi in molti, scendendo dal bus (la fermata si trova proprio di fronte) attraversano in modo un po’ selvaggio le due corsie di viale Castagnola. «Stiamo discutendo con le TPL e molto probabilmente sposteremo la fermata esistente di qualche metro avvicinandola ad uno degli attuali passaggi pedonali».
Alberi anche sull’altro lato?
E una lunga fila di alberi potrebbe in futuro venir piantata anche sul lato «Conza» di viale Castagnola. «Il progetto è stato pensato proprio per permettere in futuro un’altra fila di alberi. Prima di piantarli però abbiamo preferito aspettare e capire cosa succederà in quell’area» visto che, come noto, nei prossimi anni potrebbe sorgere il Polo turistico e congressuale di Campo Marzio Nord.