Lugano, ecco i progetti per Expo

A poco meno di un mese dall'apertura, viaggio fra le strategie della Città, degli operatori turistici e dei commercianti per sfruttare al meglio l'esposizione universale
(foto archivio CdT)
Red. Online
07.04.2015 03:00

LUGANO - Arriveranno, non arriveranno, quanti arriveranno e soprattutto, chi arriverà? A poco meno di un mese dall'apertura di Expo 2015 gli occhi di tutti sono puntati all'orizzonte per scorgere qualcuno di quei promessi 20 milioni di visitatori provenienti da tutto il mondo che per sei mesi convergeranno a Milano e riuscire ad attrarne il più possibile sulle rive del Ceresio. Ma non solo. Se il no popolare agli investimenti in Italia ha frenato o ridimensionato anche qualche progetto di Lugano, la Città è comunque intenzionata a sfruttare tutte le opportunità offerte dall'evento.«Noi ci crediamo e ci siamo. Stiamo lavorando già da un anno, abbiamo fatto il possibile per non lasciarci sfuggire questa occasione. Ora siamo pronti» dice il sindaco Marco Borradori. Come? Lo abbiamo scoperto incontrando albergatori, commercianti e i rappresentanti del gruppo di lavoro per Expo della Città, che da un anno lavorano per far sì che anche Lugano possa avere la sua fetta della torta universale.

Expo sarà prima di tutto un'ottima occasione per allacciare importanti relazioni in ambito politico, scientifico, economico e culturale con i rappresentanti di varie nazioni. «Per esempio - spiega Giorgio Maric, responsabile del promovimento economico della Città - dato che Lugano sta puntando anche sul settore del commercio di materie prime, stiamo creando contatti con i paesi della «nuova via della seta» come Kazakistan, Azerbaijan, Cina, Russia. Abbiamo in agenda vari incontri bilaterali. Inizialmente si era parlato anche della possibilità di ospitare alcune delegazioni a Lugano, chi arriverà sulle rive del Ceresio? «Abbiamo buoni contatti con Kazakistan, Azerbaijan, Spagna, Messico, Austria, Russia e Cina, nazioni che possono rivestire un certo interesse per noi in vari ambiti» risponde Borradori. Ma di concreto per il momento non c'è ancora nulla, perché «salvo qualche eccezione, la maggioranza delle delegazioni non ha ancora deciso dove alloggiare» dice il sindaco.

Intanto anche il settore turistico e congressuale, gli albergatori e i commercianti si sono mossi con iniziative e strategie per farsi conoscere da chi visiterà l'Expo e per attrarre visitatori sulle rive del Ceresio. Tutti i dettagli sull'edizione odierna del CdT.