Lugano ha posto le basi per il suo futuro digitale

In tempi di Coronavirus non è scontato dare luce verde, anche con un certo entusiasmo, a un credito da oltre quindici milioni di franchi. Tanto meno farlo all’unanimità, chiedendo anzi di investire ancora di più in futuro Parliamo degli interventi previsti nei prossimi cinque anni di ammodernamento dell’infrastruttura digitale cittadina, di digitalizzazione dei processi amministrativi e di miglioramento dell’offerta di servizi digitali per i cittadini e per le aziende. Si tratta, in altre parole di spendere ora per risparmiare poi. Per capirci, guardando a cosa è già stato fatto: dal 2014, anno in cui i rapporti e le risoluzioni municipali sono stati digitalizzati, è stato possibile eliminare la necessità di stampare mezzo milione di fogli ogni anno. Più astrattamente, si tratta in gran parte di aggiornare o creare piattaforme gestionali per rendere l’Amministrazione più efficiente e digitalizzata (e più sicura, con l’installazione dei più moderni sistemi di protezione della rete).
A convincere in particolare sono stati lo stanziamento di quasi mezzo milione di franchi dedicati alla formazione del personale e l’intenzione di creare un sistema per la gestione del parco immobiliare cittadino, composto da circa 400 edifici, atteso da tempo. Un sistema che permetterà fra l’altro di supportare le attività di gestione e manutenzione degli immobili e di monitorare l’utilizzo degli spazi.
«È un investimento importante - ha detto la relatrice Karin Valenzano Rossi (PLR) - ma non è che l’imbocco della strada che dobbiamo percorrere. Sul totale degli investimenti, altre città svizzere di media grandezza stanziano percentualmente anche il doppio rispetto a noi per quest’ambito».
Anche Michel Tricarico (PPD) si è detto favorevole, con un grosso «ma»: «Dotarsi di un’auto più potente e veloce richiede di saperla guidare. È un passo fondamentale per il futuro della città, ma questa sicurezza e questa efficienza resteranno fini a se stesse se non viene colta la vera sfida: snellire e semplificare le pratiche burocratiche alfine di offrire un servizio migliore a cittadini e aziende».
Il municipale Michele Foletti ha riconosciuto che la percentuale d’investimenti in quest’ambito è ancora minore rispetto ad altre realtà, ma ha anche ricordato che Lugano è il comune ticinese più digitalizzato: «Grazie al nostro sportello elettronico siamo più avanti del Cantone». E una recente analisi ha permesso di identificare oltre 120 ulteriori prestazioni che potrebbero venire presto offerto ai cittadini tramite questo strumento.
Una nuova rotonda
Le trattande rimaste sul tavolo erano numerose, dato che la bagarre sull’aeroporto di lunedì (vedi la pagina seguente per gli sviluppi) aveva preso molto tempo. Ma ieri sera è andato tutto liscio e quasi tutti i dossier sono stati approvati all’unanimità. Fra i temi più importanti, il Legislativo ha approvato la permuta di terreni fra le AIL e la Città a Cornaredo. Permuta che permetterà di cominciare a progettare il futuro Park+Ride (che sarà anche al servizio del futuro Polo sportivo). Parimenti, è stata data luce verde alla costruzione di una rotonda in fondo al Piano della Stampa, di fronte al penitenziario. Rotonda necessaria per permettere ai bus di girare (vi arriverà la linea S) e di accedere alla futura sede del DSU. L’investimento è di 2,8 milioni. Sì convinto, per chiudere con pianificazione ed edilizia, anche al mandato di studi in parallelo per ripensare piazza Molino Nuovo, con l’invito giunto da più parti a fare il più in fretta possibile perché è trent’anni ormai che il quartiere abbisogna di uno spazio aggregativo degno di questo nome.
Si segnalano inoltre l’approvazione di una spesa di 2,5 milioni per la manutenzione dei cimiteri luganesi e di una di cinque milioni per la cura dei boschi ticinesi, tramite una serie di interventi prioritari. Cure forse fin troppo eccessive per Nicola Schönenberger (Verdi), che teme disboscamenti eccessivi: «Sono occasioni mancate di fare selvicoltura naturalistica: il bosco sta benissimo anche se lasciato da solo».
Giochi d’acqua
Da giugno 2021 piazza Castello ospiterà dei giochi d’acqua. Lo ha detto il municipale Michele Bertini rispondendo a un’interpellanza in chiusura di seduta. Giochi d’acqua che dovevano arrivare già nel pacchetto di misure per migliorare gli accessi all’acqua (come le sei nuove piattaforme sulle rive) ma per motivi tecnici non c’è stata la possibilità di installarle già durante la bella stagione appena passata. Si recupererà dunque con la prossima, andando peraltro a rinfrescare una delle principali isole di calore di Lugano.