Consiglio comunale

Lugano investe nei pompieri: 5,4 milioni per la caserma

La struttura, realizzata nel 1964, ha bisogno di interventi piuttosto urgenti per garantire ai militi di poter lavorare al meglio - Quando venne aperta si contavano circa 250 interventi ogni anno mentre oggi sono più di 3.000 – Nessuna risposta alle due interpellanze sull’ex Macello
©CdT/Chiara Zocchetti
John Robbiani
06.10.2021 22:27

Il Consiglio comunale ha stanziato 5,4 milioni di franchi per gli interventi di ammodernamento e potenziamento delle infrastrutture e delle attrezzature della caserma dei pompieri di Lugano. L’edificio è stato costruito nel lontano 1964 ed era stato pensato per ospitare un Corpo basato esclusivamente sul volontariato. Ai tempi, per intenderci, i pompieri svolgevano poco più di 250 interventi all’anno e aveva una decina di veicoli. Ora invece gli interventi - servendo 25 comuni - sono più di 3.000 e la caserma ospita 33 professionisti e 121 volontari. «Grazie per il riconoscimento - ha detto la capodicastero Sicurezza Karin Valenzano Rossi (PLR)_- dell’importante lavoro fatto dai pompieri». «È un passo davvero importante - ha invece sottolineato la capodicastero Immobili Cristina Zanini Barzaghi (PS) - se si pensa che il cantiere andrà portato avanti mantenendo in funzione le attività dei pomeri 24 ore su 24 e 7 giorni su 7».

Arriva l’accademia
La caserma ospiterà presto anche l’APPLI (l’Accademia pompieri professionisti in lingua italiana) che recentemente l’Organizzazione del mondo del lavoro pompieri ha riconosciuto quale ente certificato a formare in italiano nuovi professionisti da qualsiasi parte della Svizzera e a rilasciare l’attestato professionale federale.

Le due piazzette si faranno
Cambiamo tema. Al vaglio del Consiglio comunale c’era anche una richiesta di credito di 1,19 milioni per la valorizzazione delle piazzette di Loreto e dei Faggi a Viganello. Un progetto - quello di Viganello - piaceva più o meno a tutti, quello di Loreto un po’ meno. Ma alla fine il Legislativo ha deciso di approvare entrambi, anche perché - come del resto ha fatto notare Melitta Jalkanen (dei Verdi, contraria al pacchetto «prendere o lasciare» impostato dal Municipio) - non c’erano alternative essendo entrambe le opere contenute nello stesso messaggio municipale. Il Legislativo ha alla fine detto sì (con 41 favorevoli, 4 contrari e 4 astenuti), seguendo le indicazioni date dalla maggioranza della Commissione dell’edilizia (relatori erano la PPD Benedetta Bianchetti e il leghista Marco Bortolin). «Si darà così un senso compiuto - ha sottolineato Bortolin - a entrambe le aree, soprattutto se si pensa alla situazione della piazzetta di Loreto, un vero catino d’asfalto». Jalkanen sosteneva invece che il progetto avrebbe dato unicamente un’apparenza di verde. «Ma in realtà si peggiora la vivibilità del comparto con l’eliminazione di alberi adulti. Con costi più contenuti si potrebbero soddisfare bisogni reali, per esempio con l’aggiunta di qualche panchina e qualche arbusto».

Lambertenghi e cooperative
Chiudiamo con l’atteso progetto che prevede la realizzazione di una cooperativa di abitazione in zona Lambertenghi, che ieri ha fatto un ulteriore passo avanti. Il Legislativo ha infatti detto sì alla costituzione di un diritto di superficie del terreno comunale in favore di «Vivere Lambertenghi», la cooperativa che l’anno scorso ha vinto il concorso indetto dalla Città. Una cooperativa costituita su iniziativa del sindacato OCST, dell’Associazione GenerazionePiù e da privati interessati al tema degli alloggi a pigione moderata a Lugano. Il progetto prevede la realizzazione di un edificio di 7 piani con 25 appartamenti, inserito nel contesto circostante e con un tetto verde praticabile. Il piano terra sarà riservato a spazi per attività commerciali e di artigianato: i locali saranno occupati dalle associazioni partner, da un nuovo centro diurno per anziani (che svolgerà anche la funzione di «custode sociale»), da un bar e di un asilo nido. Un unicum in città al momento.

Cellule staminali, il progetto riparte
Nel 2009 il Consiglio comunale aveva autorizzato il Municipio a costituire in favore della Swiss Stem Cells Bank di Lugano un diritto di superficie per la realizzazione in via Tesserete di un centro di ricerca sulle cellule staminali. La fondazione aveva investito 10 milioni nella costruzione, senza però terminarla. Ieri il Legislativo ha dato l’ok alla cessione del diritto di superficie a Infracore (controllata da Medical Properties Trust Inc e da Aevis Victoria SA) per realizzare un progetto simile.

Le scuole di Villa Luganese
Il Consiglio comunale ha anche approvato l’ampliamento della scuola elementare e dell’infanzia di Villa Luganese e stanziato un credito di progettazione e appalti per 395.000 franchi. Il Municipio di Lugano riteneva doveroso affrontare questa spesa per permettere ai futuri alunni di Villa Luganese di disporre di una sede scolastica con le medesime qualità delle altre strutture della Città. Il capodicastero Lorenzo Quadri (Lega) si è detto molto soddisfatto per l’approvazione del messaggio.

L’ex Macello
In Consiglio comunale era prevista anche la risposta a due interpellanze sull’ex Macello, presentate da Tamara Merlo e Aurelio Sargenti, ma il Municipio per voce del sindaco Michele Foletti ha fatto sapere che non può ancora esprimersi sui fatti in quanto quattro municipali su sette sono ancora tenuti a rispettare il segreto istruttori. E questo perlomeno fino a novembre o quando il Ministero pubblico chiuderà l’indagine.