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«Lugano non è una città per vecchi, ma neanche solo per ricchi»

Dalla statistica cittadina emerge che in generale il prezzo degli affitti è rimasto stabile, ad eccezione di Besso, Breganzona e Loreto – Il 40% degli alloggi è accessibile a chi dispone di un reddito basso, ma la qualità...
© CdT/Chiara Zocchetti
Valentina Coda
03.07.2025 18:20

Emergono dati interessati, anche se per certi versi parziali, dallo studio sull’alloggio sostenibile e da quello sul bilancio migratorio (vedi articolo a lato) condotti dall’Ufficio di statistica di Lugano. Cifre, quelle riferite all’anno scorso, che possono essere riassunte con una frase pronunciata in conferenza stampa – a cui ha partecipato anche il data scientist Lorenzo Barisone – dal sindaco Michele Foletti: «Lugano non è una città per vecchi, ma neanche solo per ricchi». Domanda a bruciapelo: il prezzo d’affitto al metro quadrato a Lugano è aumentato? La percezione collettiva direbbe di sì, ma i dati parlano di un aumento solamente nella zona ovest della città (+3,4), quindi nei quartieri di Besso, Breganzona e Loreto per via, anche, della costruzione di nuovi edifici di alto standing. In tutte le altre zone di Lugano, quindi in centro, a est, a nord e pure a sud, è invece diminuito. Globalmente, quindi, i prezzi d’affitto sulle rive del Ceresio nel 2024 sono rimasti stabili. Anche se a rincarare di più sono i monolocali e i bilocali per via della grossa concentrazione in centro città. E anche per l’importante via vai di studenti che si stabilisce a Lugano per frequentare l’università e poi si trasferisce (o torna) in Italia per specializzarsi e viceversa. Prezzi in crescita anche per i quadrilocali (o più), mentre sono diminuiti i prezzi dei trilocali.

Un altro dato interessante (lo studio è consultabile su statistica.lugano.ch), ma per certi versi non completo come accennavamo in entrata, è quello relativo agli alloggi a pigione moderata. Dalla simulazione della disponibilità di alloggi per le economie domestiche con redditi sulla soglia della povertà emerge come il 40% delle abitazioni nel mercato degli affitti rientri nei costi abitativi considerati economicamente sostenibili. «Non c’è stress sul mercato dell’alloggio e ci sono abitazioni disponibili per tutte le fasce reddituali della popolazione», ha detto Foletti. Gli ha fatto eco Barisone, dicendo che economicamente questi alloggi «a parità di dimensione e di tipologia hanno un prezzo più concorrenziale rispetto a quello medio del mercato». Riassumendo: a Lugano c’è una «buona» percentuale di alloggi affittabili da persone a basso reddito o a rischio povertà. La tematica del costo, però, dovrebbe andare di pari passo anche con la qualità. «Sicuramente ci sono alcune tipologie di abitazioni che necessitano di migliorie nel corso del tempo – ha rilevato Barisone –. A Lugano abbiamo circa un 45% di edifici che sono ancora alimentati a gasolio, quindi sicuramente da un punto di vista qualitativo bisogna incentivare i privati a una ristrutturazione».

Giovani che arrivano e che partono

Passiamo ora all’altro studio condotto dall’Ufficio di statistica urbana, ovvero quello relativo al bilancio migratorio 2024. Diciamolo subito: il saldo è positivo (per le persone sole ma anche per i nuclei domestici con figli), soprattutto per l’ampia fascia d’età che va dai 10 ai 49 anni, il che contribuisce anche alla riduzione dell’età media. Più nel dettaglio, tra arrivi e partenze sono state particolarmente elevate quelle dei giovani tra i 20 e i 29 anni (registrati 2.087 arrivi e 1.766 partenze), ma anche per le persone tra i 30 e i 39 anni. Lugano, infatti, «sta diventando sempre più una città universitaria», ha rilevato Foletti riferendosi a quest’ultimo dato, che riflette anche la seconda causa di partenza dalla città sul Ceresio, ovvero i motivi di studio (la prima sono quelli professionali). Infatti, le analisi mostrano come una buona percentuale dei partenti risiedeva a Lugano da due o tre anni. Nel complesso, in città arrivano molte persone (più di quelle che partono per la stessa ragione) per motivi professionali, formativi e alla ricerca di una migliore qualità di vita. Proporzionalmente maggiori, invece, sono anche le persone che migrano da Lugano verso altre destinazioni per problemi legati al costo della vita rispetto a coloro che arrivano per lo stesso motivo. Interessanti sono anche i dati relativi ai flussi migratori che provengono dall’estero e che rappresentano oltre il 50% degli arrivi a Lugano. Per le partenze, invece, sono gli altri centri ticinesi (e svizzeri) a costituire la maggioranza. Per le migrazioni verso il Ticino, Lugano ha un saldo negativo rispetto a Bellinzona e a Chiasso, positivo invece da Mendrisio e Locarno. Tuttavia, i flussi migratori prevalenti sono quelli con i comuni del Luganese limitrofi alla città. Ad esempio, le migrazioni inter quartiere (ovvero dai comuni satellite) sono diminuite rispetto a quelle tra i quartieri di Lugano.

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