Lugano, Viale Castagnola è protetto

LUGANO - Il doppio filare di ippocastani di viale Castagnola deve rimanere tale secondo i vincoli previsti sia dalle normative di Piano regolatore sulla protezione dei beni culturali, sia dal piano regolatore di Lugano Castagnola. Dopo che negli scorsi giorni era scoppiata la polemica alla notizia che il Municipio progettava di abbattere 52 ippocastani (per sostituirli con un unico filare di una ventina di altre piante), è ora emerso che ciò non è possibile e occorre quindi rivedere i piani.
Ieri è infatti giunta una presa di posizione di Adriano Censi, presidente della Commissione cantonale Beni culturali. «La proposta - scrive Censi - è in contrasto con le normative di piano regolatore, sia quelle adottate dal Consiglio Comunale sulla protezione dei beni culturali, che prevede il Viale Castagnola quale bene culturale localmente protetto, che deve quindi essere mantenuto come tale, sia con lo stesso piano regolatore di Lugano, sezione Castagnola, che prevede il mantenimento e la protezione dell?alberatura sui due filari». Inoltre «va rilevato che l?ICOMOS (Elenco dei giardini storici della Svizzera) annovera Viale Castagnola quale alberatura protetta come viale alberato con bei "esemplari di ippocastani Aesculus hippocastanum, paracarri in pietra e colonne per affissione" con l?osservazione "da mantenere in futuro, eventuali alberi malati sono da sostituire con altri giovani esemplari"».
«È vero, esiste un vincolo di protezione che mi è stato segnalato soltanto oggi (ieri per chi legge, ndr.) dopo che ho richiesto specifiche verifiche» conferma da noi contattata la municipale Cristina Zanini Barzaghi, che precisa: «questo non significa però che i singoli alberi non possano essere sostituiti se, come le analisi dendrologiche hanno dimostrato, sono malati e pericolanti». A seguito delle tematiche emerse ieri, la municipale intende quindi chiedere al Municipio una sospensione di questo progetto di rinnovo.