L'ultimo volo di Ettore Monzeglio

È morto all'età di 88 anni il più grande pilota della Svizzera italiana
Red. Online
15.08.2014 20:55

È deceduto Ettore Monzeglio, il più grande pilota che la Svizzera italiana abbia mai conosciuto: fu uno dei primi ticinesi ad ottenere il brevetto di pilota militare, per poi ricoprire per 26 anni il ruolo di comandante degli Aeroporti militari del Ticino e dell'Engadina. Il pioniere dell'aviazione ticinese ottenne il brevetto di pilota militare nel 1950. Negli anni '50 volò tra l'altro sui primi jet, Vampire e Venom, poi nel 1973 passò anche ai comandi degli elicotteri Alouette II e III. Nel 1958 fu nominato capo dell'aerodromo militare di Locarno per poi diventare appunto, nel 1962, capo degli aeroporti militari ticinesi ed engadinesi. Nel 1980 ottenne il grado di colonnello: fino al suo pensionamento, nel 1988, fu abilitato ai voli di controllo. Nel corso della sua lunga e formidabile carriera accumulò oltre settemila ore di volo, per un totale di 23.800 voli militari e civili effettuati ai comandi di ben 26 differenti tipi di aerei e di elicotteri. Questo straordinario personaggio si distinse anche perché fece letteralmente scuola nell'uso dei velivoli – aerei ed elicotteri – per raggiungere e salvare persone in difficoltà nei luoghi più discosti delle nostre montagne o per lo spegnimento di incendi boschivi. Per il pilota di casa nostra ovviamente non mancarono i riconoscimenti prestigiosi come il Diploma Paul Tissandier della Federazione Aeronautica Internazionale, assegnatogli nel 1983, o la nomina, nel 1990, a membro onorario dell'Aero club svizzero. Ettore Monzeglio, che riposa nella camera ardente dell'ospedale La Carità di Locarno, lascia la moglie Gabriella, la figlia Valeria e il figlio Graziano. I funerali si terranno in forma privata.

In questo articolo: