Aggregazioni

«L’unione fa la forza e rende più interessante il ruolo dei politici»

Il gruppo Insieme per Tenero-Contra getta il sasso nello stagno delle fusione: sguardo verso Locarno, ma anche in direzione del Piano – Massimiliano Pelossi: «Con una semi professionalizzazione, più possibilità di trovare municipali motivati»
La logica parlerebbe di aggregazione con Locarno, ma viste le reticenze di alcuni Comuni delle cintura Insieme per Tenero-Contra guarda anche al Piano, dove già si collabora in modo proficuo. (Foto Archivio CdT)
Luca Pelloni
21.12.2018 06:00

TENERO-CONTRA – Uno sguardo a sinistra, ma anche a destra. Non stiamo parlando di schieramenti politici, ma di aggregazioni. Il gruppo Insieme per Tenero-Contra – nato tre anni fa, conquistando sin da subito un municipale e cinque consiglieri comunali – rilancia il tema delle fusioni a pochi giorni dalla presentazione dell’apposito Piano cantonale. Un piano che, per il caso specifico, prevede un matrimonio con Locarno. «La logica indica ovviamente di strizzare l’occhio alla Città. Il nostro Municipio aveva infatti segnalato la propria disponibilità a entrare a fare parte della Grande Locarno, senza però scartare a priori l’ipotesi del Piano», spiega Massimiliano Pelossi, che è schierato proprio per la lista civica appena citata. «Ben sappiamo che diversi Comuni della cintura (come Ascona, Minusio e Muralto) si oppongo da sempre all’impostazione con la città al centro». Così, rallegrandosi che il Cantone abbia fatto suo il concetto che le aggregazioni debbano venire dal basso, Insieme per Tenero-Contra guarda appunto anche al Piano di Magadino, a un’unione con Gordola, Lavertezzo-Piano e Cugnasco-Gerra, andando dunque a sviluppare ulteriormente una realtà di collaborazioni già oggi consolidata. «Con questi Comuni, Tenero condivide una serie di progetti e servizi, come ad esempio la Polizia intercomunale, le scuole medie e i Pompieri. A questi possiamo poi aggiungere gli acquedotti, che ‘già ora si parlano’ e che in futuro si potrebbero sfruttare sempre meglio. Senza dimenticare la possibilità, a breve o medio termine, di creare un unico istituto scolastico comunale e via dicendo».

Ma secondo Pelossi, l’aggregazione porterebbe con sé un altro grande atout: quello di ridare lustro alla politica, rendendo più attrattivi sia il ruolo dei consiglieri comunali, sia soprattutto quello dei municipali. «A Tenero – spiega – si è iniziato con oltre un anno di anticipo a ventilare l’ipotesi di elezioni tacite. Il motivo è semplice. Trovare qualcuno che si metta a disposizione per assumere il ruolo di municipale è un’impresa, perché nei piccoli comuni fare politica è quasi un gesto di volontariato». L’aumento dei salari per i membri dell’Esecutivo di Tenero-Contra, da 5.000 a 7.000 franchi, votato durante l’ultima seduta di Consiglio comunale è dunque visto come un cerotto, che prova a curare i sintomi, ma purtroppo non la causa. «Anche in altre località la ricerca di candidati validi per le elezioni comunali del 2020 è complicata», aggiunge ancora Pelossi. «Con una fusione sul Piano si potrebbe raggiungere la massa critica necessaria (oltre 10.000 abitanti) per una professionalizzazione parziale dei ruoli. E allora, forse, esercitare la professione di municipale al 30% o di sindaco al 40% potrebbe diventare interessante e stimolante». Come dire: un Esecutivo maggiormente motivato potrebbe portare nuove idee e nuova linfa a tutta la regione. «Si tratterebbe ovviamente di avere il coraggio di sostituire i campanilismi e gli schieramenti storici per un progetto lungimirante e sinergico, in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini e risvegliarne l’interesse per il bene comune», sottolinea il nostro interlocutore. «In questo senso va rilevato che le liste civiche stanno comparendo anche in altre località. E spesso e volentieri sono composte da persone che provengono da fuori comune. Persone che, quindi, sentono meno il richiamo del campanile».

Insieme per Tenero-Contra, dunque, lancia il sasso nello stagno, sperando che le sue idee possano essere condivise e portate avanti in collaborazione con gli schieramenti dei quattro comuni del Piano.