Lutto

«L’uomo di partito che tenne assieme per anni il PSA»

Franco Cavalli ricorda il ruolo di Werner Carobbio durante gli anni che segnarono il distacco dal Partito socialista ticinese
© CdT/Chiara Zocchetti
Francesco Pellegrinelli
07.11.2023 15:30

«Werner Carobbio è stato il perno che ha tenuto assieme il Partito socialista autonomo (PSA)». Il ricordo di Franco Cavalli corre al 1969 quando si concretizzò il distacco dal partito socialista ticinese (PST). Co-fondatore del PSA, Carobbio era sia il segretario che faceva la relazione introduttiva ai congressi (a quei tempi potevano durare anche due giorni e la relazione due ore), ma era anche chi, alla fine, metteva a posto i tavoli e svuotava i posacenere, spiega Cavalli. «Era l’anima «popolare» del partito, contrapposta ai profili più marcatamente intellettuali che non sempre avevano voglia di sporcarsi le mani», ricorda l’oncologo, anch’egli, all’epoca, membro del PSA.

Che ruolo ebbe quindi Carobbio nella nascita del Partito socialista autonomo? «Per oltre un ventennio il Consiglio di Stato ticinese era stato dominato dalla cosiddetta alleanza di sinistra, composta da liberali e socialisti». Un’alleanza che poi tanto di sinistra non era, aggiunge Cavalli: «Tanto è vero che i giovani socialisti, guidati da Carobbio, presentarono al congresso del PST una mozione per chiedere di troncare l’alleanza con i liberali». Come andò a finire? «Nonostante le resistenze dei vertici del partito, la mozione, per pochi voti, ottenne la maggioranza. A quel punto il congresso venne sospeso; si trovarono le eccezioni che servivano per convocarne uno nuovo e, infine, la mozione venne bocciata». Un ribaltone attorno al quale si consumò il distacco con il PST e la nascita del PSA: «In realtà fu un’espulsione. I giovani, raccolti attorno al periodico Politica Nuova (1965-92), vennero tacciati di essere una fazione e quindi espulsi», ricorda ancora Cavalli.

Come definire quindi Carobbio politicamente? «Nonostante le posizioni radicali e dichiaratamente marxiste degli esordi, Carobbio più avanti fu tra coloro che sostennero la linea di Martinelli e la necessità di riconfluire nel PS. Più in generale, è stato sicuramente un uomo di partito. Basterebbe ricordare che la prima volta che il PSA ottenne un seggio al Nazionale, Carobbio arrivò secondo. Il comitato cantonale però espresse la sua preferenza per Carobbio. Martinelli, formalmente eletto, dimissionò e al suo posto salì Carobbio».