Il caso

«Ma allora questi terreni ci sono oppure no?»

Officine FFS di Castione: i Verdi chiedono lumi sulla compensazione dei fondi SAC che verranno sacrificati per far spazio allo stabilimento - Sotto i riflettori anche la bonifica dell'ex Petrolchimica
Andranno persi 8 ettari. © CdT/Gabriele Putzu
Alan Del Don
06.09.2024 16:15

Dopo aver chiesto lumi sul risanamento dei terreni delle Officine FFS di Bellinzona - la cui risposta del Governo l’abbiamo anticipata il 24 agosto -, i Verdi (primo firmatario il granconsigliere Marco Noi) si chinano ora sulla compensazione dei terreni SAC (Superfici per l’avvicendamento delle colture) che andranno persi a Castione per far spazio al nuovo stabilimento produttivo. Attraverso un’interrogazione inoltrata al Consiglio di Stato gli ecologisti vogliono sapere se, allo stato attuale, la compensazione integrale dei sedimi agricoli sacrificati (8 ettari) è garantita.

Biasca è in dubbio

Ricordiamo che è sempre pendente al Tribunale amministrativo federale il ricorso inoltrato dal Comune di Biasca contro la licenza edilizia per il moderno sito da 755 milioni, in quanto non vuole fare a meno dei fondi in zona industriale scelti per «equilibrare» quelli di Castione. Le FFS, come abbiamo riferito il 6 agosto, hanno comunque trovato un’alternativa qualora l’opzione nel Borgo (che rappresenta un terzo del totale) cadesse. Le altre superfici sono state scovate a Preonzo (meno di un ettaro), Camorino (3,15, nell’ex cantiere AlpTransit), Bellinzona (un ettaro lungo la Golena, all’altezza delle Semine) e ad Iragna (1,17 ettari).

Indicazioni chiare

I Verdi esigono dal Governo un’indicazione chiara, mappale per mappale, dei terreni individuati dalle Ferrovie. Le quali recentemente hanno affermato che la compensazione inizierà in queste settimane. «Vi sono già superfici di riserva nel caso una o più superfici non potranno per qualsiasi motivo entrare in linea di conto per la compensazione?», domandano Noi e colleghi.

Risanamento e tempistiche

In una seconda interrogazione sempre i rappresentanti ecologisti in Gran Consiglio intendono essere portati a conoscenza del progetto di bonifica dell’ex Petrolchimica di Preonzo: «È già stata eseguita l’indagine dettagliata con la quale si definiscono obiettivi e urgenza del risanamento?». Si chiede, infine, qual è la tempistica data dai preposti uffici alla Città.

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