Verbano

«Ma è davvero tutta colpa della Navigazione?»

I granconsiglieri dell’UDC Soldati, Pinoja e Pellegrini pongono al Governo una serie di domande sulla vertenza che coinvolge la società luganese e i dipendenti attivi sul Lago Maggiore
Nell’interpellanza si chiede, fra l’altro, chi assicuri attualmente il servizio di navigazione sul Verbano. ©CdT/Chiara Zocchetti
Red. Locarno
08.01.2021 15:00

Mentre – dopo la recente decisione sulla proroga – si è entrati negli ultimi due mesi utili per risolvere i nodi legati al futuro del servizio di navigazione sul bacino svizzero del Verbano, non si placa il botta e risposta sulla vertenza che vede protagonisti la società di Lugano (SNL) e i dipendenti attivi a Locarno, i cui vecchi contratti erano stati disdetti (vista l’incertezza), con la proposta di nuovi accordi, che non tutti hanno però accettato. Sulla vicenda viene ora sollecitato anche il Governo cantonale, attraverso un’interpellanza firmata dai granconsiglieri democentristi Roberta Soldati, Daniele Pinoja e Edo Pellegrini. Numerose le domande contenute sull’atto, che toccano, ad esempio, la natura dei nuovi accordi proposti ai dipendenti del Verbano (definiti dai sindacati «contratti capestro a loro detrimento»).

Contratti di formazione

Gli interrogativi successivi riguardano le condizioni offerte al personale: agli stagionali con contratti di 6 mesi, ad esempio, ne sarebbero stati sottoposti di nuovi per 9 mesi con condizioni salariali uguali o migliori. «Corrisponde al vero – si chiede ancora – che SNL ha proposto ad alcuni collaboratori un contratto di formazione evitando così la disoccupazione?». Ad altri sarebbe invece stato proposto di lavorare a Lugano alle stesse condizioni, con la clausola di un ritorno a Locarno in caso di accordo riuscito con l’Italia. Sottolineando che alcuni collaboratori hanno comunque sottoscritto i nuovi contatti proposti, si chiede anche se corrisponda al vero che SNL avrebbe offerto un’indennità e un abbonamento generale (del valore di 3.860 franchi) a chi fosse stato pronto a lavorare anche sul Ceresio. «Chi non ha sottoscritto il nuovo contratto – concludono i deputati UDC – si trova in disoccupazione o in malattia? E attualmente da chi è assicurato il servizio pubblico sul Lago Maggiore?».