Il caso

Ma quale siccità, il problema è quando piove molto

In meno di due mesi vi sono stati tre avvisi di non potabilità dell’acqua a Preonzo e Moleno: una situazione che capita solo quando le precipitazioni sono intense - Un’interpellanza segnala intanto la preoccupazione degli abitanti - Ma il prezioso liquido è giudicato eccellente
© CdT/Gabriele Putzu
Alan Del Don
24.10.2023 17:00

Non è la prima volta (e non sarà nemmeno l’ultima, come intuirete subito) che in questa legislatura il tema dell’acqua... scorrerà sui banchi del Consiglio comunale di Bellinzona. Nell’estate 2022 sotto i riflettori erano finiti il quartiere di Sant’Antonio e la rete idrica negli ex Comuni a nord, mentre nella bella stagione appena trascorsa a tenere banco sono state le fontane chiuse in Valle Morobbia per scongiurare il pericolo di interruzione nella distribuzione dell’«oro blu» alle economie domestiche. In questi ultimi due mesi scarsi, per contro, al centro dell’attenzione è finita la non potabilità del prezioso liquido comunicata in tre occasioni (28 agosto, 22 settembre e 21 ottobre) per Moleno e Preonzo. La causa? «Inquinamento di carattere microbiologico che riguarda l’acquedotto», ha dichiarato l’AMB.

L’ultima volta sabato scorso

L’avviso è sempre giunto dopo delle piogge abbondanti. Il disguido capita proprio esclusivamente in quelle occasioni. È successo anche sabato scorso, l’ultima in ordine cronologico: la comunicazione è arrivata poco dopo le 9. Ed il giorno prima vi erano state delle precipitazioni intense. La non potabilità è poi stata revocata nel primo pomeriggio di ieri. Della questione è stato ora investito anche il Municipio. La consigliera comunale di Lega-UDC Manuela Genetelli (che abita a Preonzo) ha inoltrato un’interpellanza dal titolo eloquente: «Acqua potabile, cittadini di serie A e cittadini di serie B?».

Secondo la rappresentante della destra a causa dell’impossibilità di poter utilizzare l’«oro blu» si vive «una perenne situazione d’ansia per la preoccupazione della qualità dell’acqua che fuoriesce dai rubinetti. Ad oggi la popolazione sa di non poter contare in modo continuato e sicuro su un servizio essenziale e la fiducia della comunità verso le istituzioni ne risente in modo marcato». Secondo Genetelli, nonostante l’acqua sia stata dichiarata non potabile, i «contatori non si bloccano (...) e si paga per un bene primario non conforme e neppure utilizzabile».

Le domande

Dopo la lunga premessa, vengono sottoposti ben nove interrogativi all’Esecutivo. «Come mai questi eventi non si manifestavano con una simile frequenza quando Preonzo era un Comune non aggregato?», chiede Genetelli (da quanto andremo a spiegare nelle prossime righe si evince in ogni modo che anche dopo la fusione è accaduto raramente). La quale, in seguito, si china dettagliatamente sul problema, domandando quali sono le cause e, soprattutto, quali interventi sono previsti da parte dell’AMB per risolverlo: «Ci si collegherà all’acquedotto di Gorduno-Gnosca?».

Le analisi

«L’acqua distribuita dall’Azienda multiservizi Bellinzona è di eccellente qualità e soddisfa i requisiti legali di potabilità». Non solo. Nella fattispecie, per quanto riguarda l’«oro blu» che sgorga dai rubinetti di Preonzo e Moleno, la valutazione è «eccellente», secondo l’annuale informazione data ai cittadini attraverso i canali istituzionali. Il prezioso liquido che arriva nelle case della popolazione proviene da «una captazione a riale (acqua di superficie) e subisce poi tutti i controlli previsti dalle normative di legge e viene distribuita pura dal punto di vista chimico e batteriologico», specifica l’AMB. Le caratteristiche tecniche dicono che si tratta di un’acqua «molto dolce», «aggressiva» e «molto debolmente mineralizzata».

Limpida e chiara

Si presenta «limpida, chiara, fresca, inodore, con il sapore del tutto pari alle migliori acque minerali naturali con la differenza che l’acqua del rubinetto costa 1.000 volte meno di quella in bottiglia». Nel 2019 non c’erano stati avvisi di non potabilità; uno l’anno seguente; e nessuno nel 2021, mentre manca il dato del 2022. Quest’anno siamo già a 3 avvisi ravvicinati dopo le forti piogge che «sporcano» il riale. Rispondendo ad un’interpellanza un anno fa, il Municipio rilevava che l’AMB è intervenuta «sull’impianto di captazione dell’acqua di riale di Preonzo e Moleno» automatizzandolo «per tramite dell’impianto di telegestione». L’obiettivo è quello di collegare i due paesi e Claro ai pozzi di Gorduno-Gnosca. Il progetto di massima è già stato consegnato. I lavori dovrebbero iniziare nel 2024 e concludersi dopo 2-3 anni.

Correlati