Dopo i raid vandalici

Madonne sparite e distrutte, ora si temono gli emuli

A Coldrerio chiusa nei festivi la chiesa della Natività per paura di danneggiamenti e furti
La chiesa della Natività di Villa-Coldrerio.
Lidia Travaini
Patrick ColomboeLidia Travaini
20.12.2018 17:47

COLDRERIO - Anche se ladri e vandali ritenuti autori delle recenti scorribande iconoclaste nel Sottoceneri sono stati acciuffati, tra autorità ecclesiali e fedeli del Mendrisiotto è abbastanza diffuso il timore di emuli. Lo testimonia, ad esempio, la nota diramata ad inizio settimana dal Comitato dell’Associazione Pro Oratorio della Natività di Coldrerio, che si dice «rattristato e spiacente di comunicare che, a seguito dei numerosi atti vandalici che si sono registrati nella nostra regione contro simboli religiosi, a differenza degli scorsi anni la chiesetta situata a Villa, in via Beccaria, non sarà aperta al pubblico nei pomeriggi festivi del periodo natalizio». Il provvedimento viene confermato anche dopo i fermi, comunicati martedì scorso dalla Procura, di due 23.enni e un 24.enne presunti autori di 17 raid in cappellette e luoghi sacri. «È pur vero che i responsabili sono stati identificati, ma è preferibile essere prudenti, nel timore di qualche inopportuna emulazione» fanno sapere i vertici della Pro Oratorio di Coldrerio da noi contattati.

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