Maestra sospesa: un dialogo, più lettere

Il tema è delicato, l’incertezza è ancora molta e la prudenza non è mai troppa anche perché in corso vi è un’inchiesta amministrativa che dovrà ricostruire e chiarire quanto è accaduto. Ma molta è anche la solidarietà nei confronti della docente delle Elementari sospesa da un paio di settimane a Novazzano. Il sentimento è stato messo nero su bianco in due diverse lettere trasmesse alle autorità nelle scorse ore. A firmarle sono stati due diversi gruppi di persone: la prima indirizzata alla Sezione delle scuole comunali del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (DECS) è sottoscritta dalle famiglie di una dozzina di allievi della docente, la seconda inviata al Municipio di Novazzano (ma trasmessa in copia anche al DECS) è firmata da 8 ex colleghi della donna.
«Abbattuti e delusi»
Il denominatore comune dei due scritti è la solidarietà, ma anche l’incredulità. «Come non sentirci abbattuti, ora, apprendendo dai giornali le vicissitudini della nostra ex collega, con la quale abbiamo condiviso un trentennio di proficua collaborazione e stima. Come non sentirci delusi da questo «cantiere scuola» che facciamo fatica a riconoscere, soprattutto perché non vi troviamo l’armonia, il desiderio di ben collaborare alla ricerca di quel benessere di cui l’allievo dovrebbe essere il primo beneficiario», scrivono gli ex colleghi premettendo che «noi la scuola l’abbiamo sempre immaginata come un cantiere aperto, in continuo movimento e verso obiettivi da raggiungere». Guardandola oggi da «umarell», la scuola non è più quella in cui si riconoscevano. «Non conosciamo le motivazioni che hanno portato a un così drastico provvedimento, ma, conoscendo la persona, facciamo fatica a credere che sia successo qualcosa di tanto grave da giustificare la sospensione», scrivono prima di ribadire la loro solidarietà e chiedere di «riflettere sulla necessità di recuperare una dimensione più umana nei rapporti di lavoro». Ma anche prima di auspicare «una armonica e dignitosa ricomposizione di questa vicenda».
Incredulità è espressa anche dalle famiglie firmatarie della missiva. Da una parte perché non sono state fornite le motivazioni di un «provvedimento così drastico», dall’altra per le modalità comunicative. «Inadeguato» sarebbe stato in questo caso sia il mancato coinvolgimento dei genitori prima di prendere «una decisione di tale portata e di tale impatto sul benessere psicologico dei nostri figli»; sia il fatto di aver reiterato tale comportamento: quindi la mancata comunicazione da parte delle autorità comunali.
Critiche sono altresì espresse per un altro motivo, che lascia intuire come la vicenda crei una spaccatura. «Disapproviamo fortemente il fatto che siano stati ascoltati solamente quei genitori insoddisfatti di alcune situazioni occasionali verificatesi in classe, mentre nessuno dei genitori contenti dell’operato quotidiano della maestra sia stato mai ascoltato», si scrive prima di chiedere che la vicenda sia chiarita in fretta e il reintegro della docente nella sua classe.
Riorganizzazioni e visita
Informazioni sull’evoluzione della situazione all’interno dell’istituto da parte della Direzione scolastica e del Municipio sono in ogni caso state inviate in più di un’occasione. L’ultima è datata 22 novembre, proprio come la lettera delle famiglie. Seppur non chinandosi sulle motivazioni della decisione (che è oggetto di un’inchiesta amministrativa) in questo ultimo messaggio firmato dal direttore delle Elementari si illustrano le misure prese nella classe in cui insegnava la maestra sospesa e i cambiamenti in corso. «Questa settimana ha permesso alle docenti (quelle che si occupano della classe ora sono due, più una di appoggio, ndr) di allineare la progettazione didattica agli ambiti disciplinari nonché di introdurre rituali d’accoglienza ad inizio e fine giornata; gli spazi in aula sono stati riorganizzati in funzione delle proposte che verranno man mano introdotte», si legge ad esempio. Il direttore rende anche noto che quel giorno «la classe e la sede sono state visitate dall’ispettrice scolastica, dal capodicastero e dal segretario comunale che hanno potuto constatare i lavori svolti e in corso, in un clima di assoluta normalità scolastica» e di essere a disposizione di chi ne sente la necessità.


