Malcantone in lutto: è morto Giovanni Cossi

Vernate dice addio al suo storico sindaco. Giovanni Cossi è morto oggi, dopo una malattia, all’età di settantasei anni. I funerali sono in programma per giovedì dalle 10.30 al cimitero di Lugano, mentre la camera mortuaria si trova al cimitero di Vernate. Cossi ha guidato il suo Comune dal 2008 (in precedenza era stato vicesindaco e consigliere comunale) fino al 2021. Si è speso molto per la cosa pubblica anche fuori dai confini di Vernate, e tra chi è stato seduto al suo fianco, c’è una persona che lo conosceva da molto prima che entrasse in politica. «Eravamo colleghi di apprendistato in banca» ricorda Giorgio Rossi, sindaco di Manno. «Dopo quel periodo, ci siamo rivisti quando lui era diventato sindaco di Vernate, e insieme, con anche i sindaci di Bioggio e Agno, abbiamo lavorato su vari temi, in particolare sul progetto del tram del Luganese. Da presidente della Conferenza dei sindaci, si era dato molto da fare. Era una persona estrosa, ma che ci teneva parecchio al Malcantone». L’ultimo incontro fra Cossi e Rossi era stato un paio di settimane fa. «Sabato sarei dovuto andare a trovarlo nella clinica di Brissago dov’era ricoverato, poi mi hanno telefonato per darmi questa notizia».
Le sue battaglie
L’estrosità di cui parla Rossi, Cossi in politica l’ha dimostrata con iniziative spesso fuori dagli schemi. Ad esempio, la proposta di introdurre un’imposta facoltativa per i proprietari di case secondarie e i globalisti residenti a Vernate per finanziare la costruzione delle nuove scuole, da lui fortemente volute. Oppure, l’idea di congelare i contributi al Cantone con l’iniziativa «per Comuni forti e vicini al cittadino». Tra i duelli, si ricorda soprattutto quello con il consigliere di Stato Claudio Zali sul tema della Circonvallazione Agno-Bioggio.
Frugando nei nostri archivi, riemerge anche un episodio che testimonia la vulcanica passione di Cossi per la politica. Ottobre 2013, Magliaso, dibattito pubblico sulle aggregazioni, di cui fu grande sostenitore, tanto da sognare un Malcantone unico. Al tavolo dei relatori insieme ad altri sindaci, Cossi si presenta con un malloppo di fogli scritti in modo fitto: era il suo intervento e durava svariati minuti, altro che dibattito. Del resto, uno dei promotori della serata ci aveva avvertito: «Ha detto che vuole demolire le tesi dei contrari». Qualche giorno dopo, commentando l’esito del dibattito, scrisse così: «Penso di poter riconfermare la mia tesi che nel Malcantone c’è una forte attesa verso le aggregazioni. E che i Malcantonesi sono aggregazionisti». Con «aggregazionisti» scritto a caratteri cubitali.