Chiasso

Malessere in casa anziani, lo studio esterno conferma

Il Laboratorio di psicopatologia del lavoro ha consegnato negli scorsi giorni al Municipio i risultati dell’analisi del benessere e del clima di lavoro che confermano disagi tra il personale – Il sindaco Bruno Arrigoni: «Sì, sono emerse alcune criticità che dovremo approfondire»
© CdT/Gabriele Putzu
Stefano Lippmann
14.05.2022 06:00

All’interno degli Istituti sociali di Chiasso – con particolare attenzione alle case per anziani della cittadina – è stato effettivamente constatato del malessere. Insomma, le segnalazioni effettuate negli scorsi anni da alcuni collaboratori sono state riscontrate anche dal Laboratorio di psicopatologia del lavoro.

Laboratorio che, su indicazione dell’Esecutivo – in accordo con il direttore degli Istituti sociali Fabio Maestrini – negli scorsi mesi ha proceduto con «un’analisi del benessere e del clima del lavoro» (vedi CdT del 17 agosto 2021). Risultati che giovedì sono stati sottoposti all’intero Municipio. Un’analisi che ha portato dapprima i dipendenti a compilare un questionario cartaceo in forma anonima e confidenziale e, in una seconda fase, si è sviluppata effettuando dei colloqui individuali con un numero significativo di collaboratori.

Si lavora sulla fiducia

Come detto, il Laboratorio di psicopatologia del lavoro ha riscontrato un certo grado di malessere tra i dipendenti. Stando a nostre informazioni, all’incirca il 60% delle persone che hanno partecipato all’analisi hanno manifestato delle preoccupazioni. Dunque, quasi due dipendenti su tre. Malumori che si riferiscono a più tematiche, alcune più sensibili di altre.

Tra queste vi sarebbe una certa mancanza di fiducia nei confronti dei quadri dirigenti. Secondo una testimonianza che abbiamo potuto raccogliere questa mancanza di fiducia sarebbe anche in parte da ricondurre a una relazione tra superiori che andrebbe oltre il rapporto professionale e verrebbe vista da alcune persone come un potenziale conflitto d’interessi.

Esecutivo, sindacati e DSS

Il rapporto del Laboratorio negli scorsi giorni è finito sul tavolo del sindaco Bruno Arrigoni nonché della capodicastero Socialità Roberta Pantani e, giovedì, è stato condiviso con gli altri membri dell’Esecutivo.

È previsto inoltre che prossimamente quanto emerso dall’analisi venga presentato anche ai sindacati (che avevano a loro volta ricevuto delle segnalazioni di disagio da parte del personale) e, non da ultimo, che essa verrà inviata per conoscenza anche al Dipartimento della Sanità e Socialità, segnatamente alla Divisione dell’azione sociale delle famiglie a cui fa capo l’Ufficio anziani.

«Criticità nel settore cure»

«Sì, effettivamente sono emerse delle criticità che ora il Municipio, al suo interno, dovrà approfondire», conferma, da noi contattato, il sindaco della cittadina Bruno Arrigoni (abbiamo provato a raggiungere, purtroppo senza esito, anche la capodicastero). «Qualche dipendente – ricorda Arrigoni – non si trovava bene sul posto di lavoro e allora, su nostra iniziativa, avevamo deciso di richiedere questa analisi». Senza voler entrare nei dettagli, il sindaco spiega che «alcune osservazioni vanno effettivamente anche in direzione dei quadri dirigenti. Delle critiche sono state mosse e, come detto, ora dovremo fare delle valutazioni». Ad ogni modo, puntualizza, «non è emersa nessuna criticità per quanto riguarda i servizi generali (ovvero i settori della cucina, della pulizia, e dei trasporti, ndr), ma solo per quel che concerne il settore cure».

Qualità mai messa in dubbio

Ad acuire alcune problematiche, precisa inoltre il nostro interlocutore, potrebbe aver influito anche il periodo pandemico «che non è stato dei più facili. Oltretutto la nostra casa anziani è stata la prima ad essere colpita dal coronavirus. È stato chiesto molto ai dipendenti e questo può anche aver causato qualche malessere. Però – chiarisce – la qualità del lavoro e la professionalità non sono state mai messe in dubbio. Anche il Cantone lo ha riconosciuto a più riprese».