Manette, droga e pop&soul

Musicista condannato a 2 anni e 9 mesi per aver spacciato più di 900 grammi di cocaina
John Robbiani
10.11.2014 16:27

LUGANO - Il suo disco (un misto di pop, soul e un pizzico di elettronica) era praticamente pronto al momento dell'arresto. Le canzoni erano già su soundcloud e alcuni video su youtube (con un migliaio di visualizzazione per la hit «I got somethin» ). L'artista aveva perfino stampato i biglietti da visita e trovato un agente. Mancava insomma (ma non è mai troppo tardi) la stampa fisica dell'album.

Non stiamo parlando di Justin Bieber, di Jim Morrison o di Johnny Cash, ma di P.D.I (questo l'acronomio del suo vero nome, quello d'arte è noto alla redazione) processato e condannato oggi dalla assise Criminali di Lugano a 2 anni e 9 mesi di carcere (di cui 23 mesi sospesi per 2 anni) per aver acquistato, detenuto, confezionato e alienato più di 900 grammi di cocaina. L'imputato, un nigeriano di 35 anni residente nel Bellinzonese, era stato arrestato in maggio e immediatamente trasferito alla Farera dove aveva scontato prima 56 giorni in regime di carcere preventivo e poi - fino al processo di oggi - posto in esecuzione anticipata della pena. Nei suoi confronti la procuratrice pubblica Margherita Lanzillo aveva ipotizzato un traffico di almeno 935 grammi (quantità lievemente superiore a quella riconosciuta dal giudice Marco Villa) in buona parte venduti - stando all'accusa - a consumatori locali tra il 2009 e il giorno dell'arresto. Tesi parzialmente contestata (l'imputato era comunque reoconfesso) dalla difesa, e dunque dall'avvocato Sandra Xavier, secondo cui l'attività di spaccio sarebbe iniziata «solo» nel 2011.