Maxi operazione a Chiasso, fermata la “banda del buco”

Per sventare una rapina ai caveaux di una ditta attiva nella logistica di valori questa notte sono state arrestate 5 persone in territorio elvetico e altre 7 in Italia - I dettagli
La Polizia alla ricerca di prove sul tetto dello stabile attiguo a quello preso di mira dai malviventi dove, stando alle informazioni raccolte, vi era un appostamento per supportare l'azione di assalto ai caveaux della ditta.
Red. Online
26.02.2018 10:24

CHIASSO - Un importante intervento di Polizia ha avuto luogo questa notte a Chiasso dove, per sventare una rapina ad una ditta attiva nella logistica di valori, sono state arrestate 5 persone in territorio elvetico e altre sette in Italia. Cinque cittadini italiani di età compresa tra i 28 e i 53 anni sono stati fermati a Chiasso, mentre gli altri sette sono stati fermati dalle autorità italiane ad Abbiategrasso e Como. L'intervento è stato reso noto dalla stessa Polizia cantonale in una nota informativa.

La banda "del buco"

In base agli accertamenti d'inchiesta finora effettuati, si legge, le persone arrestate sono componenti di una banda proveniente dal Sud Italia specializzata in furti con la tecnica comunemente definita "del buco". L' obiettivo di questa notte erano i caveaux, contenenti un'ingente refurtiva, di una ditta attiva nella logistica di valori, con sede a Chiasso. Nel corso dell'operazione sono pure stati sequestrati tre veicoli, uno in Svizzera e due in Italia, risultati rubati.

La collaborazione con le autorità italiane

Nella nota, la Polizia cantonale evidenzia infine che, "ancora una volta, la collaborazione tra le forze dell'ordine operanti in Ticino con gli inquirenti italiani ha portato ad un ottimo risultato permettendo di arrestare dei malviventi attivi a livello internazionale. Grazie alla fattiva collaborazione con autorità di polizia italiane, in particolare i Carabinieri di Cerignola, Abbiategrasso e Como, si è potuto agire preventivamente, sventando un colpo minuziosamente pianificato, tramite un'apposita operazione che ha visto attivi sul terreno a ridosso della frontiera Polizia cantonale, Guardie di confine, Polizia comunale di Chiasso e le stesse autorità italiane". 

L'ipotesi di reato nei loro confronti è di tentato furto con scasso. L'inchiesta, per quanto attiene il lato elvetico, è coordinata dal procuratore pubblico Chiara Borelli. Non si esclude che dagli sviluppi d'inchiesta possano emergere ulteriori persone implicate nel progetto criminoso.