Maxi retata al Blu Martini: dentro in 207 ma posto per 150

(Aggiornata alle 9.13) - Un maxi controllo ha avuto luogo la scorsa notte a partire dalle 2 alla discoteca Blu Martini fuori dal quartiere Maghetti di Lugano. Un’azione congiunta della Polizia cantonale e della Polizia comunale che ha portato a sbarrare le vie nei dintorni del locale. «Hanno spento tutto e ci hanno chiesto i documenti, ci hanno trattati come se tutti fossimo dei drogati», ci ha raccontato una ragazza all’esterno della discoteca. La polizia ha fatto irruzione nel locale facendo uscire le persone che si trovavano dentro una ad una, effettuando controlli mirati all’interno di gazebo allestiti per l’intervento.
«Lo scopo dell’operazione - ha spiegato il portavoce della Polizia cantonale Renato Pizolli, presente sul posto - è quello di verificare se le norme sulla capienza e sul divieto ai minorenni di entrare siano rispettate». Sono stati effettuati anche controlli antidroga con l’ausilio dei cani. Tutte le persone che si trovavano nel locale sono state sottoposte al controllo del documento di identità e a una perquisizione.
L’operazione - come comunicato poco fa dalla Polizia cantonale - si è conclusa alle 5.00 e oltre alle forze dell’ordine è intervenuto personale dell'Amministrazione federale delle dogane, del Laboratorio cantonale, dell'Ufficio dell'ispettorato del lavoro (UIL) e della Polizia amministrativa. Complessivamente sono state controllate 251 persone, di cui 207 erano presenti all’interno del Blu Martini, che è però autorizzato a ospitarne 150. Tra i controllati anche due minorenni e tre persone che sono state denunciate per reati contemplati dalla legge federale sugli stupefacenti. Inoltre, all’esterno del locale è stata rinvenuta a terra una pistola scacciacani.
In base ai dati raccolti, gli ispettori dell'UIL e degli altri enti approfondiranno gli accertamenti del caso nei prossimi giorni.
Due anni fa un controllo simile era stato effettuato alla discoteca Chocolate: in quel caso erano state controllate 270 persone e la polizia aveva trovato tre persone minorenni e sei erano state trattenute per reati alla legge federali sugli stupefacenti.