Mendrisio avrà lo skatepark e sarà nell’area ex macello

È un risultato che può essere letto in molti modi quello scaturito dalle urne a Mendrisio. Per le analisi (soprattutto in chiave politica) ci sarà però tempo nelle prossime settimane, in fondo aprile è più vicino di quanto sembri. L’unica lettura attuale è quella relativa alle cifre nude e crude. E quella frutto della scelta fatta oggi dalla popolazione del capoluogo lascia spazio a ben poche interpretazioni: Mendrisio vuole l’area di svago con skatepark nel comparto ex macello. I voti pro progetto sono stati 3.089, quelli contrari 2.238, percentualmente il disegno del Municipio (approvato a larga maggioranza dal Consiglio comunale) è stato accolto dal 57,99% dei votanti (che sono stati il 52,22% degli iscritti in catalogo).
Sorrisi e serenità
Il risultato può essere definito netto, soprattutto alla luce dell’incertezza che regnava alla vigilia di questo voto di referendum. Voto preceduto da una campagna accesa e combattuta e dall’esito incerto malgrado uno schieramento fosse formato da un Municipio più compatto che mai con tutti i partiti al suo fianco. Dall’altra però c’era un comitato referendario interpartico che ha saputo fare breccia in buona parte della popolazione, ne sono la prova le 1.749 firme raccolte nel corso dell’estate e che poi hanno portato al voto.
Terminati i conteggi delle schede, oggi verso le 13.30 nella sala del Consiglio comunale di Mendrisio si respirava quindi area di soddisfazione e i municipali presenti non lesinavano sorrisi. Quello che ci raggiunge per un commento a caldo al voto è quindi un sindaco sollevato e raggiante, a cui chiediamo se è sorpreso del verdetto chiaro delle urne: «Quando si ha a che fare con un referendum il risultato è sempre difficile da prevedere, però quello di oggi per noi è un buon risultato che va a riprovare quanto vogliamo riqualificare quel comparto dando una risposta ai giovani e dando anche un segnale legato al verde e alle necessità tecniche del CPI – esordisce Samuele Cavadini – . Daremo un nuovo volto alla porta d’entrata di Mendrisio». L’auspicio del sindaco è che da ora quell’area «unisca anziché dividere; è un progetto che vuole dare connotazioni positive e un senso di unione, per la riqualifica della Città. Sono contento soprattutto per i giovani – conclude –, che chiedevano da 20 anni uno skatepark e in generale spazi per ritrovarsi e aggregarsi all’aperto. Sono contento del loro coinvolgimento nel progetto e di dare finalmente risposta a quanto domandavano».
Sul fronte opposto, quello del comitato referendario, nella sala del Consiglio comunale troviamo (un apparentemente sereno) Gianluca Padlina: «Rimettere in discussione una decisione approvata all’unanimità dal Municipio e quasi all’unanimità dal Legislativo non era un compito facile – esordisce il rappresentante de Il Centro –, il nostro comitato civico e interpartitico si è scontrato con tutti i gruppi politici evidentemente quindi sapevamo che non sarebbe stata facile. Però va detto che avevamo la sensazione che il progetto fosse più controverso di quello che era emerso in Consiglio comunale e alla prova dei fatti, avendo ottenuto il 42% circa dei voti, è chiaro essere così». Padlina sembra accettare sportivamente la sconfitta: «La maggioranza ha deciso così, ne prendiamo atto con assoluta serenità. Eravamo convinti che si potesse fare di meglio per i giovani, ma così non sarà. Sarà realizzato il progetto proposto dal Municipio, che comunque è legato a un bisogno riconosciuto». Per quanto concerne la mozione presentata nei giorni scorsi sul tema, in cui Padlina tratteggiava un’ubicazione alternativa al progetto in caso di bocciatura popolare, la stessa sarà ritirata, conclude.
