Liceo

Mendrisio: ecco i migliori lavori di maturità

Premiati i lavori di Jessica Cristinelli, Giovanni Stefanini e Pietro Zanetti
Da sinistra a destra: Lorenzo Imperiali (vicedirettore di Banca Stato e responsabile dell’agenzia Mendrisio), Giovanni Stefanini, Jessica Cristinelli, Pietro Zanetti, Laura Croci Torti (responsabile giuria).
Red. Mendrisio
19.06.2020 12:28

Al Liceo di Mendrisio, in forma ridimensionata nel rispetto delle misure di sicurezza e delle distanze sociali imposte, si è tenuta la cerimonia di premiazione dei migliori lavori di maturità 2019, premio sponsorizzato da Banca Stato. La giuria ha deciso di premiare ex-aequo i lavori di Jessica Cristinelli (psicologia e pedagogia, prof.ssa M. Fettolini-Camponovo), di Giovanni Stefanini (tedesco, prof.ssa C. Bonomo) e di Pietro Zanetti (chimica, prof. M. Villa).

Il lavoro di maturità redatto da Jessica Cristinelli, dal titolo «Hikikomori: quando il digitale risolve il sociale», mette in scena un tema di grande attualità, costruendo – con metodo e rigore – un percorso intrigante e ben organizzato. La formulazione di domande chiare e di ipotesi esplicative, suggerite da un solido quadro teorico e supportate da una proficua parte pratica, ha permesso di giungere a interessanti conclusioni, grazie anche all’intraprendenza e al chiaro coinvolgimento dell’allieva.

Con passione, entusiasmo, inventiva e originalità, Giovanni Stefanini ha consentito di rivivere uno spaccato d’epoca, osservando la DDR dal finestrino dell’auto-simbolo della Repubblica Democratica Tedesca: «Trabant: Mechanik mit Herz und Seele». L’allievo ha articolato un lavoro coinvolgente, realizzando una ricerca molto personale dove i diversi ambiti di indagine storica, politica, sociale, economica, vengono intrecciati magistralmente con buona padronanza della lingua tedesca.

Il lavoro svolto da Pietro Zanetti, dal titolo «Il ruolo della proteina prionica nella variante E200K della malattia di Creutzfeldt-Jakob», si caratterizza per l’elevato livello di approfondimento di un tema complesso e attualmente ancora fonte di ricerca universitaria. Con metodo, rigore e spirito di iniziativa, l’allievo si è appropriato dell’argomento di ricerca, presentando in modo chiaro e con padronanza di linguaggio un lavoro molto ben strutturato su una malattia neurodegenerativa inguaribile, proponendo pure un’ipotesi personale sui meccanismi molecolari soggiacenti. Notevole la qualità della discussione, che mostra buona consapevolezza di un argomento oggetto di continua indagine scientifica.