Mezzovico-Vira al voto (bis) sui parcheggi pubblici

Di solito, fra una raccolta firme di successo per indire un referendum e la data del voto passano pochi mesi. Di solito. Non sarà così a Mezzovico-Vira, dove le firme sono stata raccolte nelle prime settimane del 2024 e il voto si terrà il prossimo 28 settembre. Ad allungare la procedura, un ricorso sullo stesso messaggio municipale inviso ai referendisti. Ricorso che è stato di recente risolto, sbloccando la procedura. E dunque i cittadini di Mezzovico-Vira andranno finalmente alle urne. Lo faranno per decidere se dotarsi o meno di un regolamento comunale sui parcheggi pubblici. Un esercizio che a più di qualche abitante ricorderà probabilmente qualcosa, dato che esattamente un decennio fa potrebbero essere stati fra quelli che hanno votato sulla stessa esatta tematica. Allora prevalsero i «no» per soli sedici voti di scarto.
Contro gli abusi
È dal 2011 che la questione parcheggi tiene banco in Comune. Dopo il tentativo naugrafato nel 2015, la questione è stata risollevata nel 2021 dal Municipio «dopo parecchie segnalazioni giunte alla nostra attenzione, sia da parte di privati cittadini che di rappresentanti politici». Due i principali problemi a mente dell’Esecutivo, che per identificarli e circostanziarli ha fatto capo a una figura esterna: la diminuzione di parcheggi pubblici rispetto alle abitazioni e l’uso da parte di taluni dei parcheggi pubblici come fossero privati. Per citare il messaggio municipale: «A causa dell’importante evoluzione avuta nel corso dell’ultimo decennio, in termini di nuove edificazioni e riattazioni, l’attuale numero di parcheggi esistenti sul territorio risulta essere esiguo ed in particolare nelle adiacenze dei nuclei. L’assenza di una base legale, che regolamenti e disciplini la sosta delle autovetture, non giova alla situazione in quanto le irregolarità che vengono constatate sul territorio non possono essere sanzionate».
Il relativo messaggio, licenziato all’unanimità dall’Esecutivo è stato stilato con l’ausilio di una Commissione municipale creata ad hoc ed è poi stato assegnato alle Commissioni gestione e petizioni del Consiglio comunale. Ne sono scaturiti tre rapporti. Quello di maggioranza della Gestione chiedeva di modificare le tariffe notture, ritenute troppo elevate, quello di minoranza (firmato da Roberta Bettosini della lista Indipendenti - Mezzovico-Vira) chiedeva di ritirare il messaggio, e quello delle Petizioni di approvare la proposta municipale. Durante la seduta di Consiglio comunale, Il Centro aveva chiesto senza successo il ritiro del messaggio. Alla fine l’ha spuntata la versione dell’Esecutivo, con 12 voti favorevoli, 7 contrari e 1 astenuto.
Dubbi finanziari
Contro la decisione sono poi state raccolte le firme necessarie per indire un referendum e provare a cassare questa versione del regolamento. I dubbi riguardano in particolare gli aspetti finanziari (le tariffe sono considerate eccessive) e un’eccessiva rigidità delle norme. Nel suo rapporto di minoranza,Bettosini aveva lamentato « la mancanza di importantissime informazioni che permetterebbero di decidere con la giusta e necessaria consapevolezza delle conseguenze finanziarie dell’eventuale introduzione del regolamento». Nell’argomentare la sua richiesta di rinvio, Damiano Oleggini per il gruppo IlCentro aveva spiegato che il suo scopo era di «permettere al Municipio di riflettere e rivalutare il regolamento presentato e di conseguenza nuovamente sottoporlo per analisi».
Presunto conflitto d’interessi
In attesa di vedere come si svilupperà il dibattito nelle prossime settimane (l’opuscolo informativo che accompagnerà le schede di voto è in fase di ultimazione), è bene spiegare perché ci sia voluto così tanto per arrivarci. A rallentare l’iter è stata un’incertezza procedurale. Bettosini si è infatti rivolta al Consiglio di Stato per capire se ci fosse o meno stato un conflitto d’interessi, in quanto alcuni membri della Commissione municipale ad hoc erano anche membri della Commissione petizioni: «Il Consiglio di Stato - aveva detto nella seduta di Legislativo - indicherà se sia stato corretto che una Commissione municipale sia stata composta dagli stessi membri di una Commissione del CC, sovrapposizione che reputo in contrapposizione alla Costituzione federale». Il ricorso è nel frattempo stato evaso e dunque il voto sui parcheggi si è finalmente sbloccato.