«Mi sono aggrappato alle ultime forze che avevo e ne sono uscito»

«Mi sono aggrappato alle ultime forze che avevo e pian piano ne sono uscito». A parlare è colui che chiameremo Edoardo (le generalità sono note alla redazione), un ex alcolista che dopo aver perso i, controllo della propria vita, ha deciso di chiedere aiuto. E oggi sono 38 anni che non beve più. Ma andiamo con ordine. «Ho cominciato quando avevo 13 anni. Chiaramente non bevevo tutti i giorni per via degli impegni scolastici. Per sentirmi importante ho aumentato le quantità, e inevitabilmente, la situazione mi è sfuggita di mano. Bevevo grandi quantità di birra e vino già dalla mattina per riuscire ad affrontare la giornata. Se non toccavo alcol iniziavano i tremori, avevo paura di farmi vedere dalle persone e bevendo riuscivo a prendere coraggio. Con il tempo ho capito che avevo perso completamente il contatto con la realtà».
La prima volta che Edoardo è stato avvicinato dagli alcolisti anonimi era il 1977 a seguito di un incidente: «Ricordo che era il periodo del carnevale di Bellinzona, ho preso la macchina e sono andato a sbattere contro un albero. Alcune persone mi hanno chiesto se volevo fare parte dell’associazione. Ho risposto che avrei smesso di bere quando volevo». La situazione, inevitabilmente, è precipitata ancora di più: «Ho fatto un altro incidente. Questa volta più grave. Ero alla guida della mia macchina e ho invaso la corsia opposta, tagliando la strada ad una moto. Il conducente, fortunatamente, si è rotto solo il polso della mano. Ma poteva andare molto peggio», afferma mostrando sofferenza.
Da quel momento, Edoardo capisce che da solo non può farcela. «Era il 1981, avevo 28 anni, volevo fare qualcosa per me stesso e riprendere in mano la mia vita. Siamo tutti sullo stesso binario e abbiamo lo stesso problema» mi dicevano alcune persone dell’associazione degli alcolisti anonimi. «E aggiungevano, non spaventarti, non ti costringiamo a fare niente, sei tu che devi prendere una decisione e capire se sei o meno un alcolista». Il primo istinto del nostro interlocutore è stato quello di non ammettere di essere un alcolizzato.
Un istinto, però, durato ben poco: «Sono stato seguito dal gruppo degli alcolisti anonimi e ho affrontato la situazione giorno per giorno. Sono stato inserito in un programma di recupero che mi ha dato la forza di continuare. Se all’inizio mi avessero detto che non avrei più potuto bere per il resto della vita non ce l’avrei fatta. Certo, all’inizio è normale avere i sintomi dell’astinenza, ma con il passare dei giorni le cose sono migliorate».
Edoardo ci confida che «smettere di bere è facile, ma il difficile è rimanere senza bene nel tempo. Da soli penso che sia praticamente impossibile. Durante il recupero ho continuato a lavorare, ho ripreso in mano la mia vita e parallelamente frequentavo il gruppo degli alcolisti anonimi. L’importante, in quelle situazioni, è avere il sostegno delle persone che ti stanno vicino».
Dopo quasi 40 anni senza alcol, «posso dire di essere orgoglioso della scelta che ho fatto. Ho smesso di bere, ma continuo a frequentare gli alcolisti anonimi perché voglio aiutare le persone nello stesso modo in cui sono stato aiutato io».