Milioni di dubbi sulla nuova sede AIM

Dall’acquisto del terreno sono trascorsi 23 anni e prima di vedere l’opera ultimata, si stima, ce ne vorranno almeno altri 4. Forse allora si può aspettare ancora un po’ e concentrare energie e risorse del Comune (soprattutto finanziarie) ad altri scopi. Il coronavirus ha infatti fatto emergere altre priorità. Forse. Perché i consiglieri comunali di Mendrisio non ne sono certi. Ma ne stanno discutendo, poiché i dubbi ci sono e sembrano condivisi da tutte le aree politiche o quasi.
Dossier nel cassetto?
A far nascere perplessità è il messaggio che riguarda l’edificazione della nuova sede delle AIM in zona Prati Maggi. Un progetto per cui è previsto un investimento di 13,9 milioni di franchi, il più oneroso della legislatura. Il testo si trova in queste settimane sui tavoli della commissione Opere pubbliche e di quella della Gestione, che saranno poi chiamate a esprimere i loro pareri. Ma solo se il messaggio non sarà messo in stand by. Più di un partito sembra infatti propenso a chiedere il congelamento del progetto.
Sia ben chiaro, nessuno mette in discussione la necessità di mettere a disposizione una nuova sede alle AIM. Il solo fatto che oggi i dipendenti delle municipalizzate abbiano magazzini e uffici sparsi in 10 punti diversi prova l’indispensabilità dell’operazione. La pandemia e la crisi all’orizzonte portano però numerosi consiglieri comunali a pensare che forse questo non sia il momento di spendere tale cifra.
Ancora firme?
La rappresentante dei Verdi Claudia Crivelli Barella, ha ad esempio ribadito come sia peccato sacrificare un altro prato in pianura per edificare «una villa progettata da grandi architetti» da utilizzare per «il deposito di materiale». Lo spazio per nuovi uffici può essere trovato in altri edifici da ammodernare, aggiunge. Sui social, commentando il pensiero dell’ambientalista, c’è anche chi ha evocato un possibile referendum (sarebbe il secondo della legislatura sulle AIM). E anche gli altri partiti sembrano intenzionati a capire se questa sia davvero una priorità. Per poterlo stabilire c’è chi ha chiesto di poter visionare il prossimo preventivo, il rivisto Piano finanziario e il rinnovato Piano delle opere prioritarie. Su tutti il gruppo Lega - ce lo ha confermato anche Massimiliano Robbiani - che desidera analizzare la situazione finanziaria con tutte le carte sul tavolo (anche perché inizialmente si parlava di un investimento di circa 7 milioni).
Insomma, i consiglieri comunali sembrano voler essere certi che la Città possa distribuire gli aiuti necessari per sostenere popolazione ed economia nel dopo coronavirus (un messaggio urgente con misure per circa un milione di franchi sarà licenziato a breve). Malgrado la qualità del progetto sia riconosciuta da tutti. E malgrado il Municipio settimana scorsa abbia ribadito che «il ritiro del messaggio non entra in linea di conto» e che si tratta di un «investimento strategico». Per vederci più chiaro nei prossimi giorni il capodicastero AIM Marco Romano e il direttore delle AIM Gabriele Gianolli incontreranno i commissari della Gestione. A breve dovrebbe quindi essere deciso se il messaggio finirà nel cassetto per un po’ o se è giunto il momento del cantiere.