Moltiplicatore d'imposta, è tutto da rifare

Il Consiglio comunale di Gordola dovrà prendere una nuova decisione relativa alla fissazione del moltiplicatore d'imposta comunale per il 2023. Con sentenza del 27 settembre scorso, il Consiglio di Stato ha infatti accolto il ricorso presentato dal gruppo PLR e Verdi liberali contro l'aumento del tasso fiscale, sostenuto da tutti gli altri schieramenti politici, dell'84% all'88%. Il Governo, recita una nota del gruppo PLR e Verdi liberali, ha riconosciuto una mancanza formale nella proposta di riduzione del moltiplicatore d'imposta contenuta nel rapporto di minoranza della Commissione della gestione. In particolare il rapporto non indicava le conseguenze sul risultato d'esercizio che avrebbe comportato un aumento di quattro punti percentuali del tasso fiscale comunale per l'anno in corso. Per questo motivo, rilevano ancora i ricorrenti ai quali il Consiglio di Stato ha dato ragione, tale proposta non poteva nemmeno essere presa in considerazione e votata. Ora, come detto, la palla torna nel campo del Consiglio comunale che dovrà rivotare sul moltiplicatore d'imposta per il 2023. E già sin d'ora il gruppo PLR e Verdi liberali ribadisce di volersi battere affinché non si adotti alcun aumento della pressione fiscale.
«Equilibrio e ponderatezza»
«Il tema del moltiplicatore d'imposta impone equilibrio e ponderatezza - si legge nella nota stmpa del gruppo PLR e Verdi liberali - e le decisioni devono tener conto di numerosi criteri, oltre alla difficile situazione economica in cui ci troviamo, con continui aumenti di costi a carico delle famiglie, non da ultimi i premi di cassa malati e il costo dell’energia elettrica». Da qui l'invito a tutto il legislativo comunale «a dare un segnale deciso alla popolazione stabilendo un moltiplicatore d’imposta politico, perché di questo si tratta, che tenga conto della situazione con la quale la popolazione si trova confrontata, mantenendo lo stesso all’84%, come peraltro era stato richiesto dal rapporto di maggioranza sottoscritto dai membri del nostro gruppo e da quelli Lega-UDC». E questo alla luce del buono stato di salute delle finanze comunali: il Cosuntivo 2022 si è chiuso con un avanzo di esercizio di oltre 931.000 franchi e il Comune dispone di un capitale proprio in grado di assorbire per diversi anni eventuali disavanzi di esercizio di una certa entità. «Da sempre difendiamo una politica fiscale che tenga conto della situazione nel suo insieme, cercando il giusto equilibrio tra gli interessi del Comune e quelli della popolazione, oggi sempre più sottopressione finanziariamente e che si aspetta un segnale forte e concreto dalla politica. Per questo sosterremo nuovamente l’adozione di un moltiplicatore all’84% per il 2023».