Morsicati sul Monte Bar, la convivenza si fa difficile

CAPRIASCA - "Il Monte Bar è ancora una località turistica?" A chiederselo è C.T., che martedì scorso è stato morsicato da uno dei due cani di protezione delle greggi dell'Alpe Rompiago. "Stavo salendo alla capanna del Bar in bici verso le 18.30; dopo il punto in cui la strada diventa sterrata ho incontrato qualche capra e poco più avanti, dietro a una curva, mi sono trovato improvvisamente in mezzo al gregge. Mi sono fermato e davanti a me ho visto un grosso cane che si avvicinava abbaiando, non ho fatto in tempo a girarmi che da sinistra ne è arrivato un altro che mi ha morso la natica strappandomi i vestiti. Mi sono spaventato, ho temuto potesse farmi davvero male. Ho messo in moto la bici (elettrica, ndr.) e sono scappato verso la capanna». C.T., una volta sceso a valle, si è recato al pronto soccorso, dove ha scoperto che la stessa sorte era toccata a un altro ciclista (quest'ultimo avrebbe rimediato anche qualche punto, mentre C.T. se l'è cavata con disinfettante, antibiotico e antitetanica). Dei due episodi è stata informata anche la Polizia Torre di Redde. Stando al comandante Daniele Baier, "è la prima volta che riceviamo segnalazioni per morsicature".
Regole precise da rispettare
La convivenza di questi cani con l'uomo è assolutamente possibile, ma deve sottostare a precise regole di comportamento da parte di quest'ultimo. Indicazioni raccolte su cartelli che segnalano l'inizio della zona protetta dai cani. C.T. dice di non averci fatto caso: se li avesse guardati, avrebbe infatti saputo che una delle cose da non fare assolutamente è entrare in un gregge. Secondo il proprietario dell'Alpe Rompiago, non vedere i cartelli, posizionati alla barriera, è "impossibile". Con i cani da protezione e le greggi, "la sensibilizzazione dell'utente è importantissima". Dal canto suo, si dice dispiaciuto per quanto accaduto e spiega che verranno affisse nuove tavole esplicative con la cartina del gregge e un recapito in caso di problemi.