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Natalia Ferrara: «Mi auguro di aver aperto la strada a un partito più coraggioso e profilato»

La reazione a caldo della deputata sconfitta al primo turno per soli cinque voti: «Le 234 preferenze che ho raccolto sono tantissime, è la prima volta che una donna ci arriva così vicino e mi auguro che non sia l’ultima»
© CdT/ Chiara Zocchetti
Nico Nonella
22.11.2020 15:14

Natalia Ferrara, per cinque voti esce al primo turno l’unica candidata donna. Segno che per il PLR ticinese non è ancora il momento di avere una figura femminile al vertice?

«Non pensiamo ai cinque voti che mi separano da Emilio Martinenghi, pensiamo ai 234 che ho raccolto. Sono tantissimi, è la prima volta che una donna ci arriva così vicino e mi auguro che non sia l’ultima».

Qual è invece il ricordo più bello che le ha lasciato questa esperienza?

«Se penso a questo Congresso, il fatto che sia filato tutto liscio e che nessuno parli di brogli e riconteggi (ride, ndr) e che ci siano una grande coesione e una grande serenità. A livello personale, l’intervento di Giovanna Masoni Brenni mi ha toccato il cuore. Il fatto che mi abbia riconosciuto tutta questa capacità e questo valore è stato per me molto importante».

Lei non si è mai nascosta e ha sempre detto quello che pensa, qualche volta magari con toni anche sopra le righe. Questo quanto rischia di pesare in politica?

«Io credo che sia finito il tempo dei coperchi che vanno bene per tutte le pentole. In fondo lo abbiamo visto: sono sì arrivata terza ma in una competizione di tutto rispetto. Essere profilati non è un peccato, men che meno nel PLR. Mi auguro di aver aperto un po’ la strada a un partito più coraggioso e più profilato, che da domani saprà veramente piazzarsi nel dibattito pubblico sui temi con una spinta più forte rispetto a quella che abbiamo conosciuto fino ad oggi».