Demografia

Nel Ticino del 2050 saremo oltre 370 mila persone

L’USTAT presenta i suoi scenari in vista del 2050 – La popolazione residente potrebbe crescere, secondo il modello medio, del 3,4% – Il distretto di Bellinzona appare come quello più dinamico
© CdT/Gabriele Putzu

La popolazione della Svizzera passerà dagli attuali 9 milioni di abitanti a circa 10,5 milioni nel 2055, di cui 2,7 milioni con 65 anni o più. La fatidica soglia dei 10 milioni sarà già raggiunta nel 2040. È lo scenario più verosimile dello sviluppo demografico nazionale elaborato dall’Ufficio federale di statistica (UST) e diffuso lo scorso 15 aprile. Quale sarà invece la situazione in Ticino?

A questa domanda risponde uno studio pubblicato dall’Ufficio cantonale di statistica (USTAT). Studio che prende in analisi alcuni scenari tenendo conto di ipotesi relative a fecondità, mortalità e migrazioni. Per ogni componente sono state sviluppate tre ipotesi: l’ipotesi alta, che contempla l’ evoluzioni più favorevoli alla crescita demografica; l’ipotesi bassa che, al contrario, considera gli andamenti meno favorevoli e l’ipotesi media, che rappresenta una sintesi intermedia tra le due. La combinazione di tali ipotesi genera così tre scenari distinti: alto, medio e basso.

Scenario medio

Secondo lo scenario medio, la popolazione residente permanente del nostro cantone passerà da 357.720 nel 2023 a 370.016 nel 2050. A quel punto, dunque, la popolazione ticinese rappresenterà il 3,5% di quella svizzera. Se nella Confederazione è previsto un incremento di 1,5 milioni di abitanti, nel nostro cantone l’aumento sarà di 12.296 persone. Rispetto al 2023, l’incremento sarà del 3,4%.

Come spiega l’USTAT, la crescita sarà dettata esclusivamente dal saldo migratorio, in quanto il saldo naturale – ovvero la differenza tra il numero di nascite e quello di decessi – diventerà sempre più negativo, passando da -1.067 unità del 2024 a -1.878 del 2050. Nei prossimi anni le nascite si manterranno leggermente superiori alle 2.500 unità all’anno . A titolo di paragone, nel nostro cantone lo scorso anno sono nati 2.314 bambini – un dato in costante calo da anni – e sono stati registrati 3.428 decessi (saldo naturale: -1.114). Il saldo migratorio, secondo le ipotesi formulate, passerà da +2.200 unità nel 2024 a +1.600 nel 2050.

Scenario alto

Per quanto riguarda invece lo scenario alto, nel 2050 la popolazione ticinese raggiungerà quota 400.018 unità, con un incremento di 42.298 abitanti rispetto al 2023 (+11,8%). Anche in questo caso, il saldo naturale rimarrà negativo, ma la sua diminuzione sarà più contenuta, passando da -682 unità nel 2024 a -1.297 nel 2050. Le nascite potrebbero sfiorare le 3.000 unità all’anno a partire dalla seconda metà degli anni 2030. Il saldo migratorio si manterrà invece ben positivo (+2.800 nel 2024; +2.200 nel 2050).

Scenario basso

Venendo infine allo scenario basso, lo studio dell’USTAT prevede una diminuzione della popolazione residente in Ticino, che nel 2050 si attesterà a 340.564 unità, ovvero 17.156 in meno rispetto al 2023 (-4,8%). In questo caso, il saldo naturale è costantemente molto negativo (toccando le -2.412 unità nel 2050). È infatti previsto un calo delle nascite a 2.300 unità entro il 2040 e un’ulteriore discesa fino alle circa 2.150 entro il 2050. Il saldo migratorio, invece, rimarrà positivo ma più contenuto (+1.600 unità nel 2024; +1.000 nel 2050).

Invecchiamento demografico

Da tutti e tre gli scenari, comunque, emerge che il processo di invecchiamento demografico è destinato a proseguire nei prossimi decenni. «Se a fine 2023 la quota di persone di 65 anni e più è del 23,7%, a fine 2050 – secondo lo scenario medio – questa quota raggiungerà il 32,3%». I dati evidenziano inoltre un notevole aumento delle persone ultraottantenni: a fine 2050 ammonteranno a 52.490 individui, ovvero quasi il doppio rispetto al dato rilevato a fine 2023 (27.698). Queste cifre sono in linea con le previsioni a livello svizzero.

Meno toccata, invece, la popolazione giovane (0 - 14 anni), che diminuirà solo leggermente tra il 2023 e il 2050. Secondo lo scenario medio la flessione sarà di 1.757 persone; più marcata, invece, per lo scenario basso (-7.626). Per quello alto, la popolazione giovane aumenterà di 4.374 unità.

Infine, la popolazione di età compresa tra 15 e 64 anni è destinata a diminuire, indipendentemente dallo scenario considerato. Secondo quello medio passerà dagli attuali 227.999 abitanti ai 207.151 nel 2050; secondo lo scenario alto, sarà di 223.297 persone; per quello basso, ammonterà a 191.087 abitanti. Questa evoluzione, per tutti e tre gli scenari, è fortemente influenzata dal progressivo passaggio dei cosiddetti baby boomer nella fascia degli over 65.

Evoluzioni per distretto

L’Ufficio cantonale di statistica propone anche una panoramica sull’andamento demografico all’interno dei singoli distretti ticinesi. In questo caso, l’orizzonte considerato è il 2040. Secondo lo scenario medio, nei prossimi diciassette anni, la crescita demografica più dinamica si osserva nel distretto di Bellinzona (+4.503; +7,8%), a cui seguono quelli di Lugano (+8.066; +5,2%) e Locarno (+1.471; +2,3%). Una sostanziale stabilità si osserva per Vallemaggia (+12; +0,2%) e Riviera (+82; +0,8%), mentre presentano una diminuzione i distretti di Mendrisio (-683; -1,4%), Blenio (-165; -2,9%) e soprattutto Leventina (-440; -5,1%).

Lo scenario alto indica, invece, una crescita di popolazione in quasi tutti i distretti del Ticino. L’unica eccezione è rappresentata dal distretto di Leventina, con una variazione di -60 abitanti (-0,7%). In questo caso il distretto di Bellinzona guadagna 7.327 abitanti (+12,7%), il distretto di Locarno 4.743 (+7,3%) e quello di Lugano 16.647 (+10,8%). 

Lo scenario basso prevede infine una diminuzione di popolazione in quasi tutti i distretti, ad eccezione di Bellinzona (+3,0%).

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