Nella piazza di Rancate non c’è solo la Pinacoteca

«Questo è un passo fondamentale per il progetto di ampliamento della Pinacoteca, che è un’eccellenza museale di cui andare fieri», parola di Gianluca Padlina (Il Centro). È l’ampliamento della Pinacoteca Züst di Rancate il piatto forte di cui si sono occupati i consiglieri comunali di Mendrisio, tornati a riunirsi dopo la pausa estiva. Sì, perché sul loro tavolo c’era il messaggio relativo alla variante di Piano regolatore che apre le porte al noto progetto per ingrandire la struttura museale (per cui il Cantone prevede di investire 2,5 milioni). Come? Modificando la destinazione parziale di due mappali confinanti in modo da poter consacrare fino a 550 metri quadri ulteriori alla Pinacoteca. «È fondamentale che l’ampliamento e il nuovo autosilo si integrino nel tessuto esistente», ha subito sollecitato Tiziano Fontana (Lista civica).
I rappresentanti del Legislativo si sono tuttavia concentrati più su aspetti non contenuti nel messaggio che sulla Pinacoteca e il suo futuro. Al centro degli interventi di un po’ tutti i partiti c’è infatti stato il futuro di piazza Santo Stefano, di cui il Municipio si occuperà presto. Su tutti: i posteggi della piazza, la cui soppressione è stata ventilata. «Nel messaggio si parla di più degli intenti futuri che della Pinacoteca - non ha nascosto Andrea Stephani (Alternativa) -. Una fuga in avanti del Municipio che ha fatto storcere il naso a una parte della Commissione della pianificazione e infastidito la Commissione di quartiere di Rancate». Sì, perché a Rancate, è stato sottolineato da più parti, in molti sono preoccupati per il mancato coinvolgimento nella progettazione della piazza. «Le scelte hanno senso e valore se condivise con la base della comunità, in questo caso la Commissione di quartiere non è stata coinvolta», ha evidenziato Valeria Tela (PLR) che, insieme a Tiziano Calderari, ha formulato alcune proposte per migliorare il comparto centrale: il mantenimento di almeno parte dei posteggi, una zona d’incontro, la circolazione a un solo senso di marcia, la risoluzione del problema del traffico parassitario sollecitando il riscatto di via ai Grotti, di proprietà cantonale. Dei posteggi hanno parlato con preoccupazione anche Roberto Pellegrini (UDC-UDF) - «Toglierli andrebbe a discapito dei commerci dei nucleo» - e Simona Rossini (Lega): «Senza i posteggi, anche quelli nelle corti, si rischia di avere un nucleo disabitato».
Il coinvolgimento futuro della popolazione è stato prontamente assicurato dalla municipale Francesca Luisoni: «La progettazione della piazza sarà condivisa, non pensavamo di fare altrimenti», ha detto garantendo inoltre che quando sarà riscattata via ai Grotti il perimetro incluso nel riordino sarà ampliato: «A quel momento si creerà una soluzione di mobilità che potrà fare invidia ai quartieri vicini, con l’obbligo di passare sotto per il traffico parassitario». Il messaggio - accolto all’unanimità - prevede anche l’inserimento a Piano regolatore di un perimetro di rispetto archeologico attorno alla chiesa e la costruzione di un autosilo da 50 posti.
Parchimetri a Meride
Di posteggi si è discusso anche in relazione a un altro messaggio. Quello per abrogare il vecchio regolamento in vigore a Meride, estendendo anche a quel quartiere le regole esistenti in Città. L’abolizione della gratuità ha sollevato perplessità e portato anche alla proposta di rinvio del messaggio. Una proposta bocciata con 31 voti contrari, 19 favorevoli e 2 astensioni. «È in corso un ripensamento delle tariffe di tutta la Città - ha detto Samuel Maffi prima del voto -. Ci sono 17 situazioni diverse e vogliamo armonizzarle». Il messaggio è infine stato accolto con 33 sì, 11 no e 10 astensioni.