La ricorrenza

Nell’anno rosa per eccellenza ecco i ritratti di 50 donne

Monte Carasso: nel cinquantesimo dall’introduzione a livello federale del diritto di voto un’esposizione propone allo SpazioReale uno spaccato della società svizzera - Immagini che con la loro forza fanno riflettere più di tante parole
L’artista zurighese Klaudia Schifferle. © Sabine Rock
Alan Del Don
21.07.2021 06:00

A livello numerico le donne, a Bellinzona, sono nel complesso leggermente più numerose degli uomini. Però in Municipio una rappresentante manca dal 2012, quando dopo otto anni Flavia Marone decise di non ricandidarsi. Alle ultime elezioni per il Legislativo, dello scorso aprile, l’altra metà del cielo ha portato nel plenum 18 consigliere su 60, in lieve crescita rispetto alla prima storica chiamata alle urne. Veniamo al sodo: la Città è rosa ma potrebbe esserlo ancora di più. Ecco dunque che, forse, la mostra 50/50/50 che verrà inaugurata oggi allo SpazioReale di Monte Carasso può ulteriormente sensibilizzare l’opinione pubblica su un’equa rappresentanza femminile in politica ma non solo. Il 2021, d’altronde, è l’anno pink per antonomasia: ricorre il mezzo secolo dall’introduzione a livello federale del diritto di voto e di eleggibilità.

Scatti che colpiscono

L’esposizione, promossa dal collettivo Frauenstreikfotografinnen e che è ammirabile fino al 22 agosto, vuole proprio sottolineare questo importante anniversario attraverso 50 ritratti di donne ad opera di altrettante fotografe elvetiche. Uno spaccato della società moderna e della vita dei soggetti immortalati. Ognuna con un suo percorso, una sua storia, un suo modo di concepire il mondo. Sogni, aspirazioni, desideri, paure. Bellinzona ha l’onore di essere l’unica città in Ticino ad ospitare la mostra che, per sua natura, è itinerante e farà tappa anche nelle strade di Losanna, Berna, Basilea, Zurigo e Ginevra.

«Negli ultimi mesi abbiamo più volte sottolineato la ricorrenza del suffragio femminile. Che non deve rimanere una commemorazione di omologazione e appiattimento, ma deve far riflettere. Come lo fanno benissimo, con la loro forza, le splendide immagini che vanno a nobilitare lo SpazioReale, un luogo privilegiato in cui come autorità crediamo fortemente», ha affermato di fronte alla stampa il vicesindaco Simone Gianini. Il quale ha infine ricordato che - proprio quale omaggio alle donne - il 1. agosto sul palco per l’allocuzione ufficiale saliranno per la prima volta ben due oratrici: la consigliera agli Stati Marina Carobbio Guscetti e Nina Buffi, imprenditrice nel settore delle biotecnologie.

Dal canto suo Valentina Fontana, promotrice culturale della Turrita, ha posto l’attenzione sul privilegio di poter accogliere un’esposizione così significativa nella decima stagione dello SpazioReale. Un compleanno improntato sul cambiamento e che verrà festeggiato con ben tre mostre. La prima (World Press Photo Exhibition) si è conclusa a fine giugno ed ha raccolto un buon successo di pubblico, soprattutto fra le scolaresche; la seconda è quella che verrà inaugurata oggi; mentre la terza è in agenda dal prossimo 3 settembre e sarà dedicata al fotoreporter Ferdinando Scianna.

Testimonianza emozionante

«Ogni fotografa ha immortalato una persona di sua scelta che considerava stimolante in relazione al tema. Dagli scatti emerge un’emozionante testimonianza di quanto sia diversa, all’interno della Confederazione, la vita condotta da ognuna di noi». Impossibilitata ad essere presente a Monte Carasso, Francesca Palazzi ha voluto comunque esserci. Nel suo videomessaggio la fotografa e co-autrice del progetto ha illustrato la filosofia alla base del collettivo Frauenstreikfotografinnen, nato dopo lo sciopero del gentil sesso del 14 giugno 2019: «Volevamo documentare la donna vista dalla donna.

Curiosità e ammirazione

Perché quando dietro e davanti a una macchina fotografica c’è una di noi, il modo di porsi cambia. Vi sono interazioni diverse, altre emozioni che un uomo non sempre sa cogliere». Troviamo numerose sfaccettature in rosa: dalla giornalista e attivista LGBTIQ Anna Rosenwasser (la sua immagine è il simbolo di 50/50/50) all’artista Klaudia Schifferle, passando per la musicista Leoni Altherr, la veterinaria Marie Bazant e la regista Meret Matter. Volti sconosciuti alle nostre latitudini, ma che non lasciano indifferenti, perché «suscitano curiosità ed ammirazione». Immagini che sono arricchite da testi, video e registrazioni audio per un percorso intimo a 360 gradi. La mostra, come detto, è visitabile fino al 22 agosto il giovedì ed il venerdì dalle 15 alle 19 nonché il sabato, la domenica e i festivi dalle 10 alle 19. Maggiori informazioni sui siti Internet www.spazioreale.ch oppure www.50-50-50.ch.