Niente scuole o università all'ex arsenale di Biasca

Il Legislativo boccia la mozione PPD per un futuro polo educativo
L'ex arsenale continua a fare discutere.
Red. Online
23.03.2016 02:00

BIASCA- Visto il clima politico biaschese, perturbato costantemente e non solo prima delle elezioni, il sindaco Jean-François Dominé non poteva attendersi una serata tranquilla lunedì per la sua ultima seduta del Consiglio comunale. Tra l'altro si è trattato di un momento storico perché l'ultimo di «Insieme a sinistra» che diventerà «Abiasca». Non poteva nemmeno attendersi però la piena adesione della Lega, il cui capogruppo Simone Andreetta ha dichiarato: «Sono totalmente d'accordo con il sindaco».Nel bene e nel male protagonista della serata è stato il PPD, che ha incassato una vittoria e una sconfitta, chiudendo la legislatura con un sostanziale pareggio. È infatti riuscito, grazie all'apporto della sinistra, ad affossare la revisione parziale del regolamento organico dei dipendenti (ROD), impedendo l'entrata in materia. Il tema aveva richiamato molto pubblico, parte del quale, soprattutto gli agenti di polizia oggetto principale della revisione (che si intendeva parificare a quelli della cantonale), dopo la votazione ha lasciato la sala. Il PPD non ha invece potuto, perché gli è mancato l'appoggio della stessa sinistra, far passare la mozione sulle strutture cantonali per la formazione presso l'area dell'Ex Arsenale. Lega e PLR si sono mossi compatti ma i numeri hanno dimostrato, anche a causa di un paio di assenze, che non posseggono la maggioranza. Sul ROD, dopo più di un'ora di accese discussioni, con Andreetta che ha rischiato di farsi allontanare dall'aula dalla presidente Morena Piccinelli, la non entrata in materia è stata votata da 17 consiglieri contro 15. Mentre sulla mozione non vi sono stati dubbi (22 a 10). La maggioranza (anche in commissione) ha ritenuto che un polo scolastico sia meglio realizzarlo vicino alla stazione piuttosto che in zona grotti non servita dai mezzi pubblci.