Niente vacanze estive per la scuola dell’infanzia

Luglio 2021. Salvo ritardi dovuti alla procedura, ed evoluzione della pandemia permettendo, è questa la data che a Minusio coinciderà con l’inizio dei lavori di ristrutturazione e ampliamento della scuola dell’infanzia.
A confermare il cronoprogramma che emerge dal concorso per le prestazioni d’architettura, appena pubblicato dal Comune, è il municipale Massimo Lafranchi, a capo del Dicastero formazione. «L’obiettivo è quello di effettuare le opere di maggiore impatto, come ad esempio le demolizioni, durante l’estate, ovvero quando la scuola è chiusa, così da non pesare sulle attività didattiche», spiega Lafranchi, interpellato dal CdT. «Poi, ovviamente, il cantiere andrà in avanti, ma con lavori che dovrebbero disturbare molto meno». Per l’ampliamento, infatti, si prevede una struttura prefabbricata, la cui edificazione in generale risulta meno «fastidiosa» dal punto di vista fonico rispetto alla muratura tradizionale. «Certo, qualche disagio non possiamo escluderlo», rimarca ancora il municipale. Ma si farà di tutto per contenerlo al massimo.
Gli spazi didattici
Per la ristrutturazione e l’ampliamento della scuola dell’infanzia, ricordiamo, il Consiglio comunale ha stanziato un credito di 5,31 milioni di franchi. Un investimento importante, quanto necessario, per il secondo Comune più popoloso del Locarnese. L’intervento risponde alla necessità di poter disporre di nuovi spazi. Da un lato perché il numero di allievi è in aumento e oggi due sezioni devono essere ospitate fuori dalla sede scolastica. «Mentre riteniamo importante, sia per i bambini sia per i docenti, che tutta l’attività si svolga sotto lo stesso tetto. E questo a beneficio dell’attività didattica, ma anche della socializzazione (coronavirus permettendo)», spiega ancora il nostro interlocutore.
Dall’altro lato, inoltre, la scuola oggi presenta nuove necessità. Quindi, come richiesto a suo tempo anche dal Legislativo, aggiunge Lafranchi, «sono stati previsti ulteriori spazi per attività di gruppo, per laboratori specifici e di una certa durata, per riunioni di sede o corsi di formazione».
La grande terrazza
Per ottenere i risultati prefissati, volendo giustamente salvaguardare il giardino, si procederà dunque con una sopraelevazione. «Sul tetto, inoltre, ricaveremo un’ampia area esterna, che permetterà di svolgere attività complementari rispetto a quelle tipiche che si possono fare in giardino», sottolinea il capodicastero. Una scelta presa in tempi non sospetti, ma che in tempi di pandemia, dovendo anche garantire un certo distanziamento, sembra rivelarsi ancor più azzeccata.
Allievi in crescita
La rinnovata sede di via Mezzaro conterà sette sezioni (le cinque attuali più le due che si andranno a costruire). Ma il progetto tiene già conto di una possibile riconversione di alcuni spazi, in modo da creare, se necessario, l’ottava classe. Un’ipotesi nemmeno troppo azzardata, perché un apposito studio indica che, se oggi gli allievi dell’asilo sono circa 130, nel 2035 dovrebbero raggiungere quota 150. «Nel prossimo futuro mi piacerebbe anche analizzare in modo approfondito, con il Municipio, la situazione degli stabili delle sedi delle scuole elementari», conclude Lafranchi lasciando intuire che Minusio non sembra intenzionata a fermarsi a quella dell’infanzia.