No massiccio da Sant'Antonino

Come previsto fusione bocciata nel Comune a sud della capitale: 85% di no - Intanto promotori in festa a Giubiasco dopo già 13 sì al progetto
Red. Bellinzona
18.10.2015 14:45

BELLINZONA - Sant'Antonino ha detto no. L'85% dei cittadini ha respinto l'aggregazione dei 17 Comuni del Bellinzonese. Il risultato è appena giunto. Ora manca solo quello di Arbedo-Castione, dove si stanno ricontando le schede in quanto l'esito è appeso ad un filo. Intanto c'è già chi festeggia. L'epicentro è al ristorante Morisoli a Giubiasco dove è riunito da mezzogiorno il Gruppo operativo per la fusione del Bellinzonese. "Era difficile fare previsioni, visto che in tema di aggregazione spesso i cittadini votano di pancia. Tutto per fortuna è andato bene. Ora la palla passa al Consiglio di Stato. Da stasera inizia il vero lavoro", commenta il sindaco di Sementina Riccardo Calastri. Grande soddisfazione pure per l'omologo di Giubiasco Andrea Bersani, uno dei principali fautori del matrimonio allargato. "Una soddisfazione ancora più grande perché il risultato era incerto in tutti i Comuni. Eravamo comunque coscienti di aver fatto tutto il possibile affinché l'iniziativa potesse ottenere i favori dei cittadini". E infine un messaggio conciliante rivolto agli scettici e ai contrari: "La fiducia accordataci è la benzina che ci permetterà di fare il meglio anche per chi ha votato no". L'unico volto abbacchiato, oltre a quello di Lauro Rotanzi (ex consigliere comunale di Camorino, capofila dei contrari), è quello di Flavio Petraglio. Il sindaco di Cadenazzo si è detto sorpreso per la bocciatura da parte dei sui concittadini del progetto a 17.

Verso altri due Comuni a sud e a nord?

Per avere il quadro completo manca ormai, come detto, solo Arbedo-Castione. Dopo i no di Sant'Antonino e Cadenazzo, ecco che sul Piano di Magadino potrebbe nascere un nuovo Comune. Se ne parlava già all'inizio degli anni Duemila, ora potrebbe diventare realtà. Anche a nord potrebbe vedere la luce una nuova entità comunale, qualora gli abitanti di Arbedo-Castione bocciassero la fusione come hanno fatto i luminesi.

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