Chiasso

No, non è a un binario morto: il Gleis 4 è ancora in corsa

Dell’ambizioso progetto non si sente parlare da mesi, tanto che si temeva in uno stop definitivo – Dal Comune e dalle FFS giungono tuttavia rassicurazioni: le trattative sono ancora in corso ma la strada verso l’area di svago nel comparto Piccola Velocità sembra spianata
La riqualificazione dell’area detta Piccola Velocità contribuirebbe a ricucire i quartieri dai due lati dei binari. © CdT/Gabriele Putzu

«C’è amarezza per il progetto Gleis 4». A confidarcelo qualche giorno fa (vedi CdT del 14 settembre) era stato il sindaco di Chiasso Bruno Arrigoni. Una confessione che nella cittadina di confine, inutile nasconderlo, ha fatto temere il peggio. Vale a dire il «deragliamento» dell’ambizioso progetto. Anche perché voci riguardanti ostacoli e ritardi – inutile nascondere anche questo – negli ultimi mesi non erano mancate.

Cosa sta succedendo al disegno che mira a creare un nuovo quartiere nel centro della cittadina, riqualificando aree ora parzialmente in disuso? Lo abbiamo chiesto a chi da anni si dedica al progetto: il capodicastero Sport e tempo libero Davide Lurati che, per prima cosa, sgombera il campo dagli allarmismi. «Il progetto va avanti e ci sono belle notizie», esordisce pur non nascondendo che le trattative negli ultimi mesi non sono state semplici.

Se parliamo di trattative è perché gli attori coinvolti nel progetto sono tre: Comune di Chiasso, FFS (proprietarie dei terreni) e Cantone. E sono tre anche le aree da riqualificare, che corrispondono ai tre step del Gleis 4: la zona Piccola Velocità dove si prevede di realizzare un’area di svago, la superficie di circa 4.500 metri quadri tra viale Manzoni e via Livio dove sorgerà la scuola di moda (il progetto in questo caso è già lanciato, l’orizzonte temporale è il 2026-2027), e un’area di 11.000 metri quadri lungo viale Manzoni dove si vorrebbe realizzare una palestra tripla ed, eventualmente, spostare le scuole commerciali.

Le novità principali riguardano la zona Piccola Velocità: «Recentemente c’è stato un incontro tra i nostri tecnici, gli architetti e rappresentanti delle FFS e del Cantone che è stato decisivo perché abbiamo ottenuto il nulla osta per procedere con l’area di svago. Dovremo ancora incontrarci per definire i dettagli dell’accordo di usufrutto dell’area ma posso dire che il tutto si è sbloccato e ringrazio le FFS per questo». Lurati è ottimista, e non si lascia scoraggiare dai ritardi: «I tempi politici sono spesso lunghi, ma confidiamo di poter inaugurare questa area di svago di cui Chiasso ha tanto bisogno tra un paio d’anni. Ora il percorso da seguire è abbastanza chiaro, si tratta di definire nel dettaglio il progetto e i costi, poi portare il tutto in Consiglio comunale. Il permesso di costruzione c’è già».

Da uno step (quasi) ultimato a un altro: lo step due del Gleis 4 che vorrebbe portare le scuole commerciali e una palestra tripla lungo viale Manzoni, a fianco dei binari. «Questo step per noi è davvero importante e strategico. Le trattative sono ancora in corso», ammette Lurati. Il nodo è rappresentato da due edifici da tutelare: quello detto Laciott e la vicina torretta, stabili che non possono essere demoliti: «Il Cantone ha fatto un nuovo studio di fattibilità prevedendo il mantenimento dei due edifici, sono in corso trattative per capire se è possibile trovare una soluzione che vada bene a tutti. Confido in una soluzione a breve termine anche per quest’area».

Verifiche di fattibilità

Rassicurazioni arrivano anche da un altro attore in gioco, ovvero le FFS. Da noi contattato, il portavoce delle Ferrovie Patrick Walser conferma che le trattative con il Comune di Chiasso sono ancora in corso e che «stanno (le FFS, ndr) elaborando una dichiarazione d’impegno per dare in uso l’area della Piccola Velocità, su cui le FFS si stanno concentrando attualmente». Nel corso del tempo, come detto, i progetti non sono stati esenti da difficoltà pianificatorie. Walser si riferisce in particolare «alle questioni legate alla sicurezza per il raggiungimento della zona a piedi o con veicoli e alla protezione degli edifici inventariati nei beni culturali da proteggere». Sono ancora in corso anche verifiche di fattibilità tra i tre attori coinvolti per quanto riguarda lo spostamento delle Commerciali lungo viale Manzoni. Insomma, i diversi progetti, seppur lentamente, si muovono.