Nodo intermodale di Bellinzona, cantiere al capolinea

Iniziati nel gennaio del 2018, i lavori per la realizzazione del nodo intermodale dei trasporti nell’area della stazione di Bellinzona sono quasi al capolinea. Come da programma, il rifacimento del piazzale antistante lo scalo ferroviario e tutte le opere viarie connesse termineranno entro il 3 dicembre prossimo, con inaugurazione e messa in servizio agendate per il giovedì 12 successivo in occasione del cambio d’orario FFS. Mancano dunque poco più di due mesi di cantiere dopododiché la capitale cantonale si proietterà ancora un po’ di più nel futuro. «È un passo avanti nella direzione di un utilizzo moderno dei trasporti pubblici già conosciuto oltre San Gottardo» ha spiegato oggi sul posto Simone Gianini, presidente della Commissione regionale dei trasporti del Bellinzonese (CRTB) e municipale della Città. L’incontro con i media è stato organizzato proprio per fare il punto sullo stato dei lavori, informando popolazione locale, commerci e utenti della stazione che hanno fatto non pochi sacrifici in questi ultimi due anni per sopportare la presenza del cantiere. «Si tratta di un comparto molto sensibile e delicato in cui si intersecano le varie vie di comunicazione locali, e chiediamo ancora un po’ pazienza» ha sottolineato Gianini. Con lui, per il Dipartimento del territorio che si occupa di concretizzare l’iniziativa su incarico proprio della CRTB, il capo-progetto Maurizio Malfanti e Massimiliano Zanni, responsabile per la realizzazione.

L’investimento è di circa 25 milioni di franchi, di cui 10 coperti dalla Confederazione, ulteriori 10 dal Cantone e 5 dai Comuni della regione. Dopo il restauro completo della stazione inaugurato esattamente tre anni fa, il nodo intermodale è stato voluto per anticipare e poi coordinare gli effetti sul traffico locale dell’apertura della galleria di base del Monte Ceneri a fine 2020. Prevede il rifacimento del piazzale della stazione, che sarà più ospitale, con limite di circolazione a 20 Km/h e precedenza ai pedoni. Più a sud, nella stradina dietro alla birreria Bavarese per intenderci, sorgerà il terminal dei bus, l’approdo per 10 linee. E nei prossimi giorni verranno installate le nuove moderne pensiline specchiate. La zona sarà coperta da 525 lastre di granito ticinese (Riviera e Vallemaggia) e 560.000 cubotti di porfido rosa («come da Piano regolatore e da volontà popolare» ha ricordato Simone Gianini).

L’area a nord della stazione avrà un Park & Ride da 150 posti auto (non ancora tutti disponibili a causa del cantiere per la nuova passerella FFS) e oltre 300 stalli per biciclette. Sono nel frattempo terminati i lavori nel comparto «Mesolcina», dove come gli automobilisti avranno notato è stata praticamente costruita una nuova strada (vicolo Santa Marta) con il relativo nodo semaforico in funzione già da settimane. Ieri è pure stato riaperto il doppio senso di circolazione sul curvone di via Ludovico il Moro, mentre sulla parte alta di viale Stazione il senso unico rimarrà. Una misura, quest’ultima, che vuole favorire anche i commercianti della zona, che spesso si sono lamentati per la scarsa attenzione nei confronti della loro attività. Proprio qui il progetto prevede la costruzione di una decina di nuovi parcheggi (di cui uno riservato ai portatori di andicap e uno per il carico e lo scarico di merci). «Alla fine dei lavori - ha evidenziato il presidente della CRTB - avremo più ordine, una migliore accessibilità e anche un bel colpo d’occhio».
