Meride

Non è «Una notte al museo», ma i fossili prendono vita

Il Museo dei fossili del Monte San Giorgio inaugura oggi una prima in Svizzera: un’esperienza in realtà mista che riporta in vita sauri, rettili e pesci – Il visitatore scopre la struttura in loro compagnia, camminando lungo le sale al loro fianco – «Siamo orgogliosi»
© Ti-Press/Francesca Agosta
Lidia Travaini
28.09.2024 06:00

Lasciate a casa i luoghi comuni e dimenticatevi le visite monotone e lente dei musei a cui siete stati abituati fino ad oggi. Fatelo soprattutto se vi dirigete verso Meride e il Museo dei fossili del Monte San Giorgio. Perché il nome tanto serio e tanto scientifico della struttura del quartiere mendrisiense è la prova lampante che l’apparenza inganna.

Aprendo le sue porte si apre infatti un mondo originale, dinamico e accessibile a tutti. Un mondo che rende la paleontologia alla portata di grandi e piccini e che oggi si arricchisce di un nuovo e imperdibile tassello: un’esperienza unica in Svizzera che unisce passato e presente, morte e vita, realtà virtuale e realtà fisica, consentendo al visitatore di camminare nelle sale del museo attorniato da sauri del San Giorgio che ritornano in vita, rettili e pesci che nuotano a mezz’aria, animali terrestri che corrono lungo i corridoi.

I soli in Svizzera

«È un sogno che diventa realtà – esordisce senza giri di parole Daniele Albisetti, site manager del Monte San Giorgio –. Siamo il primo museo in Svizzera (e in Europa ce n’è uno soltanto, a Parigi) a proporre un’esperienza in realtà mista, quindi con realtà virtuale e fisica che si intersecano. Questo per noi è un motivo di estremo orgoglio». A Meride è possibile fare un’esperienza che più tecnologica ed innovativa, ad oggi, non si può. I visori che si indossano per vivere questa esperienza sono gli ultimi giunti sul mercato, «il sistema operativo ha solo 3 settimane – aggiunge Albisetti –, questo è il massimo che si può fare al giorno d’oggi in realtà mista».

E il risultato è da rimanere a bocca aperta. Credeteci perché abbiamo provato l’esperienza in anteprima, arrivando ad avere la tentazione di toccare gli animali che vedevamo muoverci attorno a noi, osservando la forma e l’inclinazione dei loro denti, le imperfezioni della loro pelle o corazza, restando incantati dai loro movimenti. Tutti dettagli ricostruiti con accuratezza scientifica. «Questo non è Jurassic Park, quello che si vede non è approssimativo o irreale. Sono stati creati modelli scientificamente comprovati grazie all’aiuto di tantissimi esperti», spiega Albisetti. Partendo dai grafici, che hanno ricostruito al computer le sembianze degli animali, arrivando ai paleontologi che ne hanno analizzato i movimenti, e giungendo ai programmatori che li hanno fatti muovere in modo realistico.

Fossili e vita

«Il San Giorgio è il miglior esempio che c’è di vita marina del Triassico Medio, quindi 240 milioni di anni fa, e non potevamo non esplorare il concetto centrale della vita. In fondo il lavoro del paleontologo è questo, ricomporre tassello dopo tassello, come per un puzzle, un pezzo della nostra storia», dice Albisetti.

Le specie con cui è possibile interfacciarsi sono 12, un’alga calcarea e undici animali tra rettili terrestri, marini, pesci, insetti e aracnidi e ammoniti (alcuni dei quali con nomi che richiamano al Ticino e al lago Ceresio). In futuro potrebbero però aggiungersene altri. L’esperienza è infatti legata a una piattaforma informatica e oltre una dozzina di altri animali sono già stati animati in 3D e scalpitano per entrare in scena.

A scalpitare sono anche i visitatori, che potranno vivere l’esperienza Dragons Alive – questo il suo nome – da oggi a Meride. Un’inaugurazione ufficiale è in programma alle 15.30 e vi prenderanno parte autorità locali e addetti ai lavori.

Dragons Alive è l’ultimo tassello di un percorso iniziato nel 2019 con l’inaugurazione delle esperienze «Il mondo sommerso» e «Acquario triassico» e continuato nel 2023 con «Meride Beach». Allora si faceva capo alla realtà virtuale, grazie a cui era possibile immergersi in un mondo diverso e lontano nel tempo. Con Dragons Alive si tratta di scoprire a tutti gli effetti un nuovo modo di visitare il museo. Il suo sbarco a Meride è stato possibile anche grazie all’Ufficio federale dell’ambiente, all’Ente regionale per lo sviluppo locale e a molti altri partner. L.Tr

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