Notti “corte” alla nuova Sagra dell'uva, è polemica

Coro di critiche quasi unanime da parte dei più giovani consiglieri comunali di Mendrisio per la prevista chiusura anticipata a mezzanotte delle tendine
Un momento dell'edizione 2016.
Red. Online
06.04.2017 06:00

MENDRISIO - Rese note l'altro ieri, le linee guida della «nuova» Sagra dell'uva di Mendrisio, impostate dal comitato organizzatore che ha sfilato il testimone al gruppo responsabile dell'evento popolare per 60 anni, fanno subito discutere. Se, da un lato, la mutata denominazione di Sagra del Borgo suscita solo perplessità e alzate di spalle, dall'altro la modifica degli orari è all'origine di un vespaio di polemiche.

Ad essere additata dai tanti contrari è la decisione di anticipare di un'ora, alla mezzanotte, la chiusura il venerdì e il sabato. A ciò si aggiunge, come da ordinanza municipale appena emanata, la prescrizione secondo la quale «il suono e il ballo sono autorizzati nelle corti e nei centri di ristorazione fino alle ore 23».

Le lamentele non sono tardate ad arrivare. Se ne fanno latori anche gli eletti più giovani dei vari partiti nel Consiglio comunale del capoluogo.