L'anniversario

Novant'anni di storia luganese tra scambi, dritti e rovesci

Nato nel 1932 il Tennis Club Lido Lugano è pronto a festeggiare quasi un secolo di attività – Il presidente Michel Faoro: «Da qui passano campioni come Federer, ma anche giovani che imparano i valori dello sport»
© Tennis Club Lido Lugano
Mattia Sacchi
21.09.2022 11:07

Non è il ticchettio delle lancette, bensì il suono delle palle colpite dalle racchette a scandire il tempo al Tennis Club Lido Lugano. Ogni colpo diventa così un filo conduttore con lo spirito e la storia del circolo tennistico luganese, che proprio in questi giorni celebra i suoi 90 anni, con una festa piena di sorprese per sabato 24 settembre. «Tutto è nato grazie a degli amici che, spinti dalla passione comune, si organizzano e creano un’associazione nel marzo 1932, con tre campi da gioco e un’illuminazione», racconta Michel Faoro, presidente del Tennis Club Lido Lugano. Da allora, tanti i tornei organizzati, altrettanti i campioni passati per la terra rossa luganese.

© Tennis Club Lido Lugano
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Il monte Brè come spettatore

«È emozionante pensare che Roger Federer, che proprio in questi giorni ha dato l’addio alle competizioni, sia passato da qui agli inizi della sua carriera, giocando (e ovviamente vincendo, ndr) i campionati svizzeri juniores nel 1997 – prosegue Faoro –. Per non parlare dell’incontro tra Bjorn Borg e Vitas Gerulaitis, all’epoca i migliori tennisti al mondo, organizzato per il 50.esimo anniversario. Ma la lista dei grandi che hanno giocato qui è davvero lunga: Laver, Emerson, Rosewall, Newcombe, Roche, Tiriac, Pietrangeli…». Il nome, a cui Faoro è più affezionato, è però un altro. Ed è “nostrano”. «Ovviamente sono molto orgoglioso del fatto che qui sia cresciuto Claudio Mezzadri, che è stato il 27 al mondo e capitano della nazionale svizzera in coppa Davis, facendo peraltro esordire Federer. Ricordo ancora l’emozione di quando sono andato a vederlo giocare al Roland Garros contro Boris Becker». Campioni che passano e si innamorano dei campi e della cornice luganese, come conferma il presidente del club tennistico: «Siamo in una zona meravigliosa, a due passi dal lago e con il monte Brè che sembra guardare dall’alto le partite: non è un caso che i giocatori ci abbiano votato come migliore torneo Challenger al mondo. Abbiamo poi ospitato con grande successo sia il Ladies Open Lugano WTA Tour e l’ITF Senior Open. E da 60 anni siamo tra i pochi circoli mondiali, unici in Svizzera, a poter vantare il gemellaggio con Wimbledon. Proprio qualche giorno fa i nostri amici dell’All England Lawn Tennis and Croquet Club sono venuti a trovarci per passare un weekend insieme, tra qualche partita e tanti momenti conviviali. Esperienze che sottolineano non solo il prestigio, ma anche la visione internazionale che abbiamo sempre voluto mantenere negli anni».

© Tennis Club Lido Lugano
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L’incognita del freddo

Ma, al di là dei successi sportivi, quella del Tennis Club Lido Lugano è soprattutto una storia luganese. «Con il comitato siamo molto attenti all’aspetto sociale della nostra attività. Abbiamo 240 giovani che frequentano i nosti corsi, dai principianti all’agonistica. Le vittorie sul campo sono importanti, ma lo è ancora di più insegnare i valori dello sport: disciplina, costanza, lealtà e rispetto. E la cosa bella è creare un legame con tutti loro, vederli crescere e diventare parte di una grande famiglia, con i meno giovani che magari non hanno più particolari ambizioni sportive ma passano comunque per tenersi in forma o per stare qualche ora in compagnia, anche a cena».

Gli anniversari sono però inutili se non si guarda al futuro. «Con il Comune stiamo sviluppando molti progetti e siamo quindi pieni di entusiasmo per proseguire al meglio la nostra storia. Ci sono però anche alcune sfide da affrontare: prima delle quali l’aumento del costo del gas a causa della guerra in Ucraina. A breve infatti copriremo i nostri 6 campi e il riscaldamento dovrebbe costarci il 60% in più. Un aumento che dovrà farci trovare pronti per riuscire a far quadrare i conti a fine anno». «Fortunatamente ad aumentare – conclude il presidente – è anche il numero di iscritti, soprattutto dopo la pandemia. Sono loro il nostro serbatoio di energia più importante: per questo siamo molto ottimisti sul futuro del Tennis Club Lido Lugano, che vogliamo festeggiare a dovere con i nostri soci il prossimo sabato con giochi, musica e un tour gastronomico, in collaborazione con lo chef Marco Badalucci, della nostra Osteria del Tennis».