Nuova casa (in costruzione) per i bus di Autopostale

Il trasloco era annunciato, così come il periodo in cui sarebbe avvenuto. Ciò che forse non tutti avevano capito, o si aspettavano, era che avvenisse quando la nuova casa non era ancora finita.
In via Borromini a Mendrisio sono infatti tuttora in corso i lavori per l’edificazione di un nuovo grande stabile industriale destinato ad accogliere il nuovo deposito dei torpedoni di Autopostale e aree di lavoro legate alle attività di un’azienda già presente nelle vicinanze. L’edificio prende forma rapidamente e oggi si mostra già in tutta la sua ampiezza. Per ora è però uno scheletro: senza pareti, porte o finestre.
Trasloco di pochi metri
Da qualche giorno però gli inconfondibili torpedoni gialli per il trasporto pubblico trovano già posto in due diversi piani (i primi due), creando un «quadretto» particolare e quasi divertente. Con da una parte gli operai al lavoro per completare lo stabile e dall’altra gli autisti dei bus che si alternano negli spazi in costruzione, sotto gli occhi dei passanti, perché le pareti ancora non ci sono.
Come scritto, la situazione era prevista. Autopostale, ce lo ha confermato anche il suo ufficio stampa, doveva lasciare entro giugno la storica sede in via Catenazzi - anzi via Flora Ruchat-Roncati, la strada da qualche giorno ha ufficialmente un nuovo nome - e si è trovato il modo di poter occupare i nuovi spazi già sin d’ora.
Benzina sul posto
Gli spazi utilizzati da Autopostale sono stati preparati per l’occasione. Malgrado il cantiere ancora il corso, in via Borromini ci sono ad esempio già una stazione per il lavaggio dei bus e un’area per il rifornimento dei mezzi.
La sistemazione non è in ogni caso ancora definitiva. L’ufficio stampa di Autopostale spiega infatti che i mezzi in futuro occuperanno un solo piano e non due come in questa momento.
Campus 2.0
Il deposito mendrisiense di Autopostale è stato per molti anni in via Ruchat-Roncati. Quel comparto oggi è in piena trasformazione grazie all’insediamento della SUPSI. E anche l’edificio che fino a pochi giorni ha accolto i bus sarà coinvolto nella trasformazione. Al suo posto dovrebbe infatti sorgere uno stabile gemello a quello del campus, con contenuti anche scolastici e progettato dallo stesso architetto.