Spazi in città

Nuova sede della Giustizia, Lugano non molla la presa

Al pari del Municipio, anche Migros, Artisa e Lugano Next SA hanno risposto sì alla richiesta del Cantone di «congelare» le rispettive offerte – C’è comunque chi si guarda intorno
©Gabriele Putzu

Come la Città di Lugano, anche Migros, Artisa e Lugano Next SA restano in corsa per ospitare la nuova sede della Giustizia in riva al Ceresio. Di fronte alla richiesta da parte del Consiglio di Stato di bloccare le offerte ritenute idonee almeno fino a fine anno, la cooperativa, il gruppo immobiliare e la ex AIL Servizi hanno risposto positivamente, mantenendo dunque aperta la porta. Ma, al pari della Città, un “piano B” non è escluso.

«Superfici di pregio»

«Siamo a completa disposizione per effettuare, nei prossimi mesi, gli approfondimenti necessari», dice il portavoce di Migros, Luca Corti. «È tuttavia importante considerare che le superfici disponibili sono di grande pregio e richieste anche da altri attori. Uno degli obiettivi principali della Cooperativa è garantire un’adeguata affluenza al nostro Supermercato Migros, al Take Away Migros, alla Scuola Club Migros e al centro Activ Fitness, tutti situati all’interno del nostro centro commerciale Migros di via Pretorio 15 a Lugano. A tal fine, ci impegneremo per continuare a offrire una proposta commerciale interessante, variegata e completa, in linea con le aspettative della clientela». Tradotto: d’accordo a bloccare l’offerta, me se ne arriva una irrinunciabile per degli spazi comunque di pregio, la cooperativa farà le sue valutazioni.

Similmente il gruppo immobiliare luganese Artisa,rimasto in corsa con l’offerta di un blocco nello stabile EFG in via Peri: «Rimaniamo in attesa della scelta del Cantone», fa sapere il portavoce, Niccolò Meroni. E se nel frattempo dovessero farsi avanti altri interessati? «Valuteremo la situazione e come procedere».

Cinque su sei

Restando in via Peri, anche Lugano Next SA (ex AIL Servizi), conferma il presidente del CdA, Enea Petrini, ha deciso di mantenere la sua offerta. Una proposta, lo ricordiamo, legata a quella della Città. Un filo che unisce Cornaredo e via Peri: il diritto di compera da 50 milioni di franchi per cinque dei sei blocchi dello stabile EFG resta a favore di Lugano Next SA e verrà poi parzialmente ceduto alla partecipata a Pro Next SA per quanto concerne due blocchi, i quali verranno acquistati dalla società stessa, mentre gli altri tre – nei quali potrebbe appunto entrare la Giustizia oppure anche l’amministrazione comunale – verranno sicuramente acquistati da un’altra entità vicina, alla quale verrà ceduto il rispettivo diritto di compera

Insomma, tutti sono ancora in corsa. Già la scorsa settimana la Città di Lugano aveva accettato la richiesta del Cantone, cautelandosi però con un “piano B”. Come confermato allora al CdT dal capodicastero Edilizia pubblica, Raoul Ghisletta, l’offerta della torre Est viene mantenuta fino a fine dicembre ma, per non rallentare o addirittura fermare la riorganizzazione dell’amministrazione comunale, si è deciso di portare avanti l’idea di inserire quest’ultima nel nuovo Polo sportivo, come inizialmente previsto. «È un rischio che ci assumiamo». Questo «per dimostrare di voler mantenere la Giustizia a Lugano: vogliamo dare un segnale politico importante, confermando il nostro interesse a costo di fare dei sacrifici».

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