Lugano

Nuove scuole di Viganello, un «sì» con dubbi e critiche

La Commissione della gestione è favorevole a stanziare 27,8 milioni di franchi per la costruzione ma rimprovera il Municipio per aver stimato inizialmente un investimento totale di molto inferiore
Il rendering del progetto vincitore elaborato dallo studio Epure Architecture et Urbanisme insieme all'architetto Enrico Garbin. © EPURE
Giuliano Gasperi
11.03.2023 06:00

È un «sì, ma...» con tanti puntini di sospensione il parere della Commissione della gestione di Lugano sulla richiesta di credito di 27 milioni per la realizzazione delle nuove scuole in zona La Santa a Viganello. Sgombriamo subito il campo degli equivoci: il progetto in sé non è contestato in alcun modo. «L’edificazione di una nuova scuola non può che essere accolta con favore» leggiamo sul rapporto redatto da Giovanna Viscardi (PLR) e firmato con riserva da ben sette colleghi. «È un investimento a lungo termine che può avere un impatto positivo sulla comunità per generazioni, quindi è quasi impossibile negare un credito per l’edificazione di una nuova fucina della conoscenza, tuttavia...». E qui cominciano le bordate al Municipio.

Disorientati

La critica principale riguarda le previsioni sui costi e i contenuti. Nel messaggio sul concorso d’architettura il Municipio stimava, per la costruzione della scuola, un investimento di 18,5 milioni, mentre nella richiesta di credito per lo sviluppo del progetto vincitore si parlava di 24 milioni, poi l’aumento finale (sperando che sia davvero finale) a 27,8. Una struttura troppo cara? Non proprio, perché da un’analisi con i costi di opere simili non sono emerse differenze significativa. In considerazione di ciò, la Gestione rileva che «il Municipio sembrerebbe aver ampiamente sottostimato, in fase di concorso, il valore dell’investimento complessivo delle scuole di Viganello» e si chiede: «Cosa ha causato l’esplosione dei costi stimati? I contenuti e l’onere finanziario non erano forse già prevedibili sin dall’inizio?». I commissari auspicano quindi, per il futuro, un approccio diverso:«Prima di allestire un messaggio con la richiesta di un credito per un concorso di progettazione o d’architettura, sarebbe opportuno che i contenuti del progetto posto a concorso fossero ben definiti e chiari. Continue modifiche, aggiunte e soppressioni di elementi sono fattori che creano discontinuità nella progettazione, e disorientamento in chi è chiamato ad analizzarne i contenuti». Nel rapporto si parla anche di rapporti fra Municipio, funzionari della Città e Consiglio comunale, con la Gestione che lamenta «una palese mancanza di comunicazione tra i vari attori chiamati ad allestire, modificare o analizzare ed approvare i messaggi: nel caso specifico siamo convinti che se ad ogni modifica l’Esecutivo avesse informato il Legislativo e in particolare le commissioni, i lavori avrebbero potuto proseguire in maniera più fluida e trasparente».

Il dubbio sullo sfondo

I commissari hanno anche un altro dubbio. «In origine, la costruzione del nuovo centro scolastico era ritenuta importante e da realizzarsi in tempi brevi. A scompigliare l’ordine delle priorità sono giunti il Preventivo 2023, il Piano finanziario 2023-2026 e il piano degli investimenti, che hanno visto il progetto della scuola di Viganello slittare verso il fondo della classifica delle urgenze». Si prevede infatti di realizzarla dopo il 2026. Un rinvio che ha portato la Gestione a porsi una domanda:«La costruzione di questa nuova struttura è veramente necessaria?». Una domanda che terrà banco durante il prossimo Consiglio comunale (20 e 21 marzo)quando si voterà sui 27,8 milioni.

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