Il caso

Nuovi alberi lungo il viale Stazione

Bellinzona: si va verso la sistemazione della parte alta – Le piante esistenti verranno rimosse e poi si procederà alla ripiantumazione – Sì ai posteggi laterali e al concetto di mobilità attuale
© CdT/Chiara Zocchetti
Alan Del Don
01.05.2023 20:29

La rimozione delle alberature esistenti con nuova ripiantumazione; il mantenimento dei posteggi laterali; il concetto di mobilità generale (veicolare e pedonale) come oggi. Si va verso la sistemazione della parte alta di viale Stazione. Come abbiamo riferito sull’edizione di sabato, il Municipio nelle sue osservazioni finali in merito alla mozione presentata da Vito Lo Russo (PLR) e cofirmatari specifica come potrà essere impostato il progetto. Secondo l’Esecutivo non è infatti «contemplabile la salvaguardia delle piante qualora si optasse per un rifacimento completo» del rettilineo che dalla stazione ferroviaria arriva fino in piazza Collegiata. Una specie di Royal Mile come ad Edimburgo, la cui parte bassa è già stata sistemata negli scorsi anni.

Il punto aggiuntivo

Il consesso accoglie favorevolmente «il testo di risoluzione della mozione proposto (con l’aggiunta del punto 2) e si impegna fin d’ora a una sostituzione adeguata dell’alberatura esistente». Ossia oltre un centinaio di piante. Il punto 2 citato è quello riguardante la salvaguardia dell’alberatura attuale e, qualora non possa essere mantenuta (come afferma l’Esecutivo), il Municipio dovrà sostituirla «adeguatamente». Una modifica a quanto proposto dalla mozione, in accordo con Vito Lo Russo (primo firmatario), che ha portato anche la Commissione dell’edilizia (relatore Alessandro Minotti, Lega-UDC) ad invitare il Legislativo ad approvare il testo nella seduta di lunedì prossimo, 8 maggio.

I consiglieri comunali nel rapporto ribadiscono «l’importanza dell’alberatura esistente sul tratto della parte alta del viale Stazione, soprattutto ricordando le funzioni di refrigerio svolte dal verde urbano all’interno delle città nell’ottica di prepararle a contrastare gli effetti del surriscaldamento climatico». La palla passa ora, come detto, al plenum della capitale.