Nuovo attacco dell'MPS all'assistenza domiciliare del Locarnese e Vallemaggia

Nuovo attacco dell'MPS-POP-Indipendenti all'Alvad, Assistenza domiciliare del Locarnese e Vallemaggia. I tre deputati Matteo Pronzini, Simona Arigoni e Angelica Lepori sollecitano l'Esecutivo cantonale su una lunga lettera firmata da un gruppo "molto folto" di collaboratori di Alvad inviata al direttore del Dipartimento sanità e socialità e all'Ispettorato del lavoro. Nella missiva si segnalano una ventina di situazioni al limite e anche oltre le normali condizioni di lavoro all'interno della struttura, mettendo in discussione la direzione e anche la presidenza, con pesanti accuse. Ricordiamo che già qualche mese fa Pronzini e colleghi dell'MPS avevano chiesto lumi al Consiglio di Stato sulla disparità di condizioni salariali all'interno della stessa associazione di aiuto domiciliare. Nella sua risposta, il Governo confermava che «in una prima fase, l’applicazione della nuova normativa nel settore delle cure a domicilio ha fatto emergere l’esistenza di differenze poco rilevanti, in parte o integralmente compensate, ed è quindi stata considerata in modo esteso e, quando ritenuto necessario, sono stati fissati dei congrui tempi di allineamento». Ora questa nuova offensiva parlamentare supportata dalla lettera dei dipendenti nella quale, si evidenzia nella premessa, «tutte le figure sociosanitarie lamentano condizioni di lavoro pessime, aggravate da una sfiducia verso la direzione e il comitato, che appare unicamente interessato al profitto e non al benessere del personale».