Nuovo mini quartiere a Massagno

In un vasto terreno privato in via Lepori prevista la costruzione di tre palazzine con 167 appartamenti, inserite in un grande parco parzialmente accessibile a tutti
Il modellino del progetto. Via Lepori resta dietro le palazzine, che si affacceranno sull'area verde parzialmente pubblica
Red. Online
23.11.2015 02:38

MASSAGNO - Chi transita per via Lepori a Massagno (la strada che collega l'incrocio Cappella delle due Mani con le Cinque Vie) potrebbe anche non notarlo, nascosto com'è dietro un muro e una cortina di piante. Ma in quella zona c'è uno degli ultimi terreni non edificati di grandi dimensioni di Massagno. Al momento è in un luogo incolto e inaccessibile in cui sono inserite tre case disabitate. In futuro diventerà un nuovo quartiere, abitato e accessibile a tutti.Il proprietario (Swisslife, che lo ha acquistato un paio di anni fa) ha promosso un progetto immobiliare, curato dallo studio dell'architetto Remo Leuzinger di Lugano, che prevede la realizzazione di tre edifici con altezze differenziate da 4 a 10 piani, per un totale di 166 appartamenti, inseriti in un vasto parco (il cui concetto è stato ideato dall'architetto paesaggista Sophie Ambroise). Data la dimensione del terreno (circa 16.400 metri quadrati) e l'importanza strategica della posizione, l'edificazione è vincolata all'allestimento di un piano di quartiere e la progettazione è stata seguita dal Municipio e sottoposta preliminarmente alla Sezione dello sviluppo territoriale. Il progetto si pone tre obiettivi principali, oltre a proporre spazi abitativi di qualità: «Mantenere la continuità spaziale del parco, inserire dei volumi che pur avendo una dimensione di un certo rilievo siano in grado di riprendere la scala del costruito esistente e infine ribaltare la percezione dello spazio esterno, che da luogo inaccessibile diventa luogo collettivo».I tre edifici, con appartamenti di varie dimensioni (circa un terzo in vendita e due terzi in affitto) saranno inseriti lungo via Lepori, mentre il resto del terreno rimarrà verde e gran parte del parco (dove sarà preservata la maggioranza degli alberi, alcuni tutelati come monumentali) sarà accessibile al pubblico. È previsto anche un parco giochi affacciato su un piccolo bar diurno e un frutteto. Ogni unità avrà poi una porzione di giardino privato e parcheggi sotterranei. Gli edifici rispettano gli standard Minergie e su parte dei tetti alti saranno posati pannelli fotovoltaici (mentre su quelli bassi ci saranno dei giardini pensili). La domanda di costruzione era in esposizione negli scorsi giorni e fino a venerdì non erano giunte opposizioni. Se tutto procede senza inciampi il progetto potrebbe essere realizzato in circa quattro anni.

Nell'edizione odierna le considerazioni del sindaco Giovanni Bruschetti sul progetto e sul futuro di tutta la zona, che vivrà importanti cambiamenti.

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