Nuovo Quartiere Officine: la politica bellinzonese unita per il futuro dell’ex comparto FFS

La politica bellinzonese fa squadra per il futuro del comparto delle ex Officine FFS. In un comunicato congiunto diffuso oggi, le presidenti e i presidenti di tutti i partiti rappresentati in Municipio — PLR, Unità di Sinistra, Il Centro e Lega-UDC — insieme ai rispettivi capigruppo in Consiglio comunale, hanno ribadito l’importanza strategica della riqualifica del Nuovo Quartiere Officine, definita come uno dei progetti più significativi per lo sviluppo della capitale.
Con il trasferimento delle attività industriali a Arbedo-Castione, l’area di circa 120’000 metri quadrati nel cuore di Bellinzona si libererà per accogliere un nuovo quartiere multifunzionale, fondato sui principi di sostenibilità ambientale, innovazione e qualità urbana. Il piano prevede la creazione di spazi dedicati a innovazione e ricerca, formazione, cultura, abitazione e commercio, con l’obiettivo di integrare funzioni urbane diverse e creare un motore di crescita per l’intera città.
Elemento simbolico del futuro quartiere sarà la «Cattedrale», la storica officina che verrà valorizzata come spazio pubblico polifunzionale per eventi culturali e attività di aggregazione.
I firmatari del comunicato prendono atto della sentenza dell’8 ottobre 2025 del Tribunale cantonale amministrativo (TRAM), che ha annullato l’adozione del Piano particolareggiato del Nuovo Quartiere Officine, approvato a larga maggioranza dal Consiglio comunale nell’aprile 2023. Tuttavia, sottolineano che la volontà politica resta invariata e condivisa trasversalmente.
In vista dell’imminente avvio dei lavori del nuovo stabilimento FFS a Castione — parte integrante dell’accordo stipulato tra Cantone, FFS e Città — i rappresentanti dei partiti ribadiscono il pieno sostegno ai contenuti della pianificazione e chiedono al Municipio di procedere senza indugio agli adeguamenti richiesti, presentando al Consiglio comunale un messaggio completo e aggiornato.
«È urgente — si legge nella nota — che il progetto di riconversione possa entrare nella fase realizzativa e portare, quanto prima, benefici concreti alla città e alla popolazione, evitando ulteriori ritardi non più accettabili».
Il documento è firmato da Silvia Gada e Andrea Cereda (PLR), Martina Malacrida e Lisa Boscolo (Unità di Sinistra), Alessandra Alberti e Camilla Guidotti (Il Centro), Sacha Gobbi e Manuela Genetelli (Lega-UDC).
