Nuovo terminale di bus alla stazione FFS, la zona d'incontro divide

«La miglior soluzione sia in termini di sicurezza di pedoni e ciclisti, sia di funzionalità e intermodalità fra tutti i vettori di trasporto». «Il doppio senso di marcia sul lungolago e la maggior sollecitazione di traffico nel comparto delle scuole mette a repentaglio la precaria sicurezza di pedoni e ciclisti». È botta risposta tra la sezione di Locarno del Partito socialista ed il gruppo Muralto Democratica sul progetto del nodo intermodale alla stazione FFS di Locarno-Muralto. Progetto sostenuto a spada tratta dai socialisti cittadini, mentre la formazione politica muraltese lo critica senza mezzi termini, sostenendo con convinzione il referendum lanciato dal comitato «Salva viale Cattori» contro il credito votato dal Gran Consiglio per la sua realizzazione.
Referendum, già raccolta la metà delle firme
Referendum la cui raccolta di firme è al giro di boa. Le sottoscrizioni raccolte sono infatti 3.500. Affinché gli aventi diritto di voto di tutto il cantone siano chiamati ad esprimersi nel segreto dell’urna il comitato «Salva viale Cattori» dovrà riuscire a raggiungere almeno quota 7.000 entro il 18 novembre.
Rammentando che la «variante base» è il risultato di un attento processo di ottimizzazione e di studi approfonditi condotti da gruppi interdisciplinari e specialisti del settore, il gruppo Territorio e ambiente del PS cittadino evidenzia che «la riorganizzazione del nodo intermodale alla stazione ferroviaria di Locarno assume un ruolo strategico determinante per completare l’auspicato salto di qualità del sistema di trasporto pubblico cantonale». Ciò detto, i socialisti si concentrano sulle argomentazioni dei contrari al progetto. «Contrariamente a quanto sostengono i promotori del referendum, poco interessati alla mobilità dolce, il progetto prevede un significativo miglioramento della zona di piazza stazione e di viale Cattori grazie all’introduzione di una zona d’incontro». La riqualifica dello spazio pubblico rappresenterà «un notevole miglioramento qualitativo anche per i pedoni che potranno beneficiare degli spazi ora riservati alle auto». Il PS cittadino sottolinea poi la drastica riduzione del traffico motorizzato privato su viale Cattori, con una diminuzione di circa 2.200 transiti giornalieri di automobili a fronte del passaggio di 250 autobus. Per tutte queste ragioni il Gruppo territorio e ambiente del PS di Locarno sostiene l’attuale progetto e invita a non firmare la domanda di referendum considerato «che non propone alcuna variante concreta, fattibile e soprattutto migliorativa». In caso di riuscita del referendum chiosano i socialisti, il rischio concreto è quello di perdere i contributi federali per il finanziamento dell’opera o, almeno, di ritardare significativamente la realizzazione di questo progetto strategico per tutto il Locarnese.

Viabilità sotto i riflettori
Sull’altro fonte Muralto Democratica denuncia che «è stato ignorato l’appello fatto al riguardo della mancata attenzione verso le zone sensibili quali le scuole, la chiesa, il lungolago ed il debarcadero». Secondo il gruppo politico gli studi condotti sulle varianti si concentrano solo sulle necessità del traffico pubblico, disinteressandosi della ponderazione degli effetti che generano sulla vivibilità ed il commercio nei vari comparti cittadini. Oltre a mettere a repentaglio la sicurezza di pedoni e ciclisti, la variante scelta provoca un effetto negativo sulla zona turistica per eccellenza, molto frequentata anche dalla popolazione locale per lo svago. Effetto che secondo Muralto Democratica è stato completamente dimenticato. «Con l’introduzione della futura viabilità, quest’area verrà completamente deturpata e declassata a squallido corridoio di transito per un’inarrestabile colonna di bus. Anche su viale della Stazione, sempre a giudizio di Muralto Democratica, gli effetti saranno deleteri. «La già caotica viabilità su quel tratto di strada verrà ulteriormente peggiorata con l’aggiunta dei semafori e, soprattutto, a causa della mancata realizzazione di un sovra o sottopasso pedonale».

La soluzione alternativa
Rammentando che la bocciatura della variante alternativa (la cosiddetta 1A) da parte del Consiglio comunale è oggetto di ricorso con relativo effetto sospensivo, la formazione politica muraltese ribadisce che a suo giudizio la soluzione ottimale per il futuro terminale dei bus è il terreno di 10.000 metri quadrati di proprietà delle FFS a monte della stazione. «Uno spazio sicuro per attuare soluzioni finora abilmente offuscate da chi sin dall’inizio ha gestito con incompetenza e leggerezza un progetto d’importanza strategica». Da qui l’invito di Muralto Democratica a sottoscrivere la domanda di referendum.
