Sotto la lente

Officine FFS di Castione, ora occhio ai terreni agricoli

Mancano ancora alcuni bandi di concorso, in primis quello per la preparazione dei terreni SAC - Finora le commesse sono state aggiudicate ad imprese ticinesi per circa 130 milioni
© CdT/Chiara Zocchetti
Alan Del Don
23.05.2024 06:00

Che sia una buona notizia - per le Ferrovie, chiaro, soprattutto - è pleonastico dirlo. Come anticipato ieri dal Corriere del Ticino online, non verrà inoltrato ricorso al Tribunale federale contro l’aggiudicazione del maxiappalto per le nuove Officine di Castione. Il Consorzio Rail Ticino (coordinato dalla Edilstrada di Torricella-Taverne) che è stato privato della commessa da 50,6 milioni di franchi per i lavori principali del futuro stabilimento industriale ha deciso di non appellarsi ai giudici di Losanna contro la sentenza pronunciata un mese fa dal Tribunale amministrativo federale (TAF). Che aveva considerato che l’ex regia federale avrebbe dovuto escludere il consorzio aggiudicatario per una serie di motivi, tra i quali quello relativo al deposito intermedio del materiale di scavo in eccesso, alla destinazione finale del materiale e alla gestione/trasporto di smaltimento dei materiali.

Le spiegazioni del consorzio

Da noi contattato il direttore di Edilstrada Marco Sciarini spiega che il consorzio «aveva offerto un prezzo di gran lunga inferiore. Rail Ticino aveva proposto di gestire il materiale di scavo in cantiere, evitando inutili trasporti, dando una sua legittima interpretazione alle condizioni di gara. Questa interpretazione non era stata condivisa dalla committenza, le FFS, che ha chiesto però al consorzio di precisare l’offerta. Da parte nostra si è trattato di una precisazione fatta in buona fede su richiesta delle Ferrovie». Il consorzio che si è posizionato secondo (e che ora si è aggiudicato l’appalto, dato che, come detto, la sentenza è cresciuta in giudicato) aveva ricorso affermando che queste precisazioni costituivano una modifica dell’offerta originaria. Il TAF gli ha dato ragione.

Nonostante i dubbi, Marco Sciarini ci conferma che il consorzio che rappresenta ha deciso di non ricorrere, anche per potenzialmente non ritardare la realizzazione dell’importante progetto del moderno stabilimento industriale che sorgerà entro fine 2027 a Castione. E i cui lavori di costruzione, ne abbiamo riferito venerdì scorso, inizieranno nelle prime settimane dell’estate alle porte.

Nessun impatto sui costi

«Le FFS hanno preso atto della sentenza del TAF, che ha dato ragione al ricorrente, e ora la stanno esaminando. La decisione non ha alcun impatto sui costi e sui tempi di costruzione del nuovo impianto di Castione, in quanto il ricorso era inerente all’appalto per i lavori di tecnica ferroviaria (infrastruttura)», rileva interpellato dal nostro giornale il responsabile della comunicazione della Regione Sud Patrick Walser. L’investimento per l’innovativo sito produttivo - allo stato attuale - ammonta sempre a 580 milioni. L’importo definitivo lo si conoscerà solamente quando sarà concluso l’iter - cominciato oramai quattro anni fa - relativo alle procedure di appalto.

Finora, abbiamo fatto due calcoli, si tratta di tredici commesse per circa 130 milioni andate tutte ad imprese ticinesi; questo considerando pure quelle che sono state revocate nel marzo 2023 dopo che si erano trovati altri terreni (a Preonzo, Iragna, Camorino e Bellinzona) per compensare le superfici per l’avvicendamento delle colture (SAC) che verranno sacrificate a Castione per far spazio, appunto, all’Officina.

Sotto la lente

Le buste con le offerte verranno aperte nei prossimi giorni, per la precisione martedì 28 maggio. Il contratto di appalto avrà una durata di poco più di un anno, da metà luglio di quest’anno a fine settembre 2025. Altri due bandi aperti, in conclusione, concernono l’acquisto di speciali gru per i binari lunghi e per la logistica.

Come tre campi di calcio

I 360 collaboratori delle future Officine FFS e gli 80 apprendisti si occuperanno prevalentemente della manutenzione leggera e pesante dei nuovi elettrotreni (Giruno, ETR e Flirt TiLo). L’impianto avrà una lunghezza di 370 metri per una superficie edificata complessiva di circa 63.000 metri quadrati (con la parte centrale che sarà grande quanto tre campi da calcio e senza pilastri, proprio per essere il più flessibile possibile) ed un’altezza massima di oltre 24 metri. Quattro le parti nelle quali sarà suddivisa la struttura in acciaio. In primis il capannone multifunzionale e quello per i binari lunghi, mentre il resto sarà contraddistinto dalla logistica e dall’amministrazione nonché dal lavaggio dei treni.

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